(di Mauretta Capuano) ALEX KERR, LA BELLEZZA DEL GIAPPONE SEGRETO (EDT, PP318, EURO 15).
Il Giappone di oggi, e in particolare Kyoto, conserva ancora un patrimonio di saggezza che bisogna saper trovare.
Alex Kerr, uno dei più stimati studiosi
di cultura giapponese al mondo, ci aiuta a trovare questi tesori
apparentemente perduti nel suo libro 'La bellezza del Giappone
segreto' pubblicato da Edt con la postfazione dell'attore di
teatro kabuki Bando Tamasaburo. Scritto originariamente in
giapponese, uscito nel 1993 e pubblicato per la prima volta nel
Regno Unito nel 1996, a oltre vent'anni dalla sua prima edizione
è un libro che mantiene intatto tutto il suo valore. Non è una
classica guida, un saggio, è un libro speciale che stimola a
cercare le "gemme che ci sono ancora, si tratta di saperle
trovare".
"Racconto molte cose che ho imparato e ascoltato, dal rito
del tè all'arte della calligrafia, al teatro Kabuki" dice
all'ANSA Kerr, che vive tra il Giappone e la Thailandia, tra gli
ospiti più applauditi della festa del viaggio 'UlisseFest' a
Rimini che si conclude oggi, con filo conduttore della terza
edizione 'Perchè viaggiamo'?.
Rispetto alla modernizzazione lampo che ha visto protagonista
l'Asia, ci sono "due punti di forza del Giappone in confronto
agli altri paesi: i giapponesi non hanno avuto la rivoluzione
culturale alla cinese, si sono tenuti l'imperatore, lo
scintoismo, il buddismo zen e tutte le espressioni tradizionali
come la cerimonia del tè, la disposizione dei fiori, l'ikebana,
e il Teatro no. La gente prega ancora nei templi e non c'è stata
la tabula rasa degli strati più profondi della cultura" racconta
l'autore, laureato a Yale in giapponese e a Oxford in cinese che
ha uno spiccato senso dell'ironia.
Originario degli Stati Uniti, dove è nato nel 1952, Kerr è
arrivato in Giappone nel 1964 al seguito del padre, ufficiale di
marina, restaura vecchie case che porta alla modernità
rispettando la tradizione, è un esperto di calligrafia di cui
mostra le potenzialità in work shop, anche uno seguitissimo a
Rimini, è collezionista di arte nipponica ed era grande amico di
Marguerite Yourcenar. "La calligrafia è la forma di espressione
più svincolata dalle limitazioni della cultura antica. Le regole
tradizionali le conosco bene ma non sempre le osservo. Uso i
colori, l'oro e l'argento, i calligrafi non lo fanno. E'
un'arte istantanea, non puoi correggere. Ogni volta è qualcosa
di imprevedibile e sorprendente" spiega Kerr che è il primo
straniero a cui sia stato conferito il prestigioso premio
letterario Shincho Gakugei.
"La modernità è arrivata in Asia, Cina, Giappone, Thailandia
come un tappo di champagne che salta e ha provocato uno shock
enorme. In Occidente c'è invece una certa continuità nel
cambiamento mentre in Asia le trasformazioni sono repentine,
radicali. Così molti giapponesi hanno pensato 'allora le nostre
tradizioni non valgono niente', le cose vecchie sanno di povertà
e molti le disprezzano. Dal 2004 ho cominciato a ristrutturare
antiche case di città per dotarle di comfort moderni rispettando
la tradizione. E vedo che ora anche molti turisti sono
interessati a queste realtà perdute, tanti vogliono abitarci"
racconta Kerr che sembra un giapponese con i capelli biondo
rossicci.
Il Giappone perduto o segreto "sono alla fine la stessa cosa.
In Asia da una settimana all'altra buttano giù un edificio
storico per costruirne un altro. La cultura cambia a una
velocità vertiginosa. Gli stessi giapponesi - aggiunge - spesso
si sono dimenticati o non hanno mai saputo nulla delle
meraviglie della loro terra e si stupiscono di certe bellezze
del loro patrimonio che non saprebbero più dove andare a
cercare". Ma Kerr parla anche delle "'bruttezze del Giappone',
soprattutto legate ai problemi ambientali e questo è molto
apprezzato dagli stessi giapponesi" dice. Ma c'è anche un certo
revival, "gli artisti giapponesi sembra abbiano voglia di
tornare ad attingere al vecchio pozzo, hanno ripreso in mano le
antiche tradizioni della ceramica, dell'artigianato e sono
contesi in tutto il mondo" spiega Kerr che ha scritto un libro
dedicato alla Thailandia che ha la stessa struttura di questo
sul Giappone e sta lavorando a un volume sul sutra del cuore.
"I sutra sono una quantità enorme. Sono stati compressi in 60
righe che ancora oggi milioni di persone recitano a memoria. Ci
sono tanti libri di grandi sovrani, monaci che approfondiscono
gli aspetti religiosi. Io ho cercato di andare oltre, di aprire
uno spiraglio alle profondità in cui puoi entrare con il sutra
del cuore il cui tema è che tutta la nostra vita è vuoto"
racconta l'autore e mostra un ventaglio oro e blu scuro con le
righe del stura del cuore che è simile a quello che ha portato
con se, anche sul letto di morte, Marguerite Yourcenar. Questo
libro dovevamo farlo insieme, poi lei se ne è andata. Sono
rimasto io e lo sto facendo anche per lei" racconta Kerr che
da piccolo voleva abitare in un castello e poiché viveva a
Napoli lo identificava con Castel dell'Ovo.
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