Ampliano il calo le principali
borse europee a metà seduta dopo i dati contrastati sulla
fiducia dei manager, migliore delle stime in Francia e nell'Ue,
mentre in Germania è salita solo nel settore manifatturiero.
Indici Pmi in rialzo oltre le stime anche nel Regno Unito sia a
livello composito che nei servizi e nel settore manifatturiero.
Positivi i futures Usa in attesa degli analoghi indicatori
americani e, nel pomeriggio, dell'intervento della presidente
della Bce Christine Lagarde ad un seminario sul clima
organizzato da Bloomberg. Segno meno per Milano e Francoforte
(-0,25% entrambe), Parigi (-0,2%), Londra (-0,44%) e Madrid
(-0,45%) In calo a 101,5 punti lo spread tra Btp e Bund
tedeschi, mentre si rafforza il greggio (Wti +0,54% a 61,76
dollari al barile), che resta comunque al di sotto della soglia
dei 62 dollari. Gira al rialzo l'oro (+0,14% a 1.787,5 dollari
l'oncia) , restano deboli invece gli altri metalli ad eccezione
del ferro (+0,5% a 1.097 dollari la tonnellata) e dell'acciaio
(+0,69% a 5.248 dollari la tonnellata).
In calo il dollaro a 1,2 sull'euro e a 1,388 sulla sterlina,
a sua volta in rialzo a 1,15 sulla moneta unica. Effetto conti
trimestrali su Daimler (+1,26%), Continental (+2,72%) e Dometic
(+2,67%). Ancora debole Renault (-0,51%), cauta Stellantis
(+0,21%). Giù Moncler (-7,23%) , corre Tod's (+10,48%) con Lvmh
(-0,55% a Parigi) al 10% del capitale. In calo i petroliferi Bp
(-1,17%), Shell (-0,68%) Eni (-0,41%) e Total (-0,34%). Giù
Essilor Luxottica (-1,21%) dopo la trimestrale di Grandvision.
Sprint di Bankinter (+2,46%) e Commerzbank (+1,9%). Più caute
Banco Bpm (+0,75%), Bper (+0,58%) e Unicredit (+0,48%). Fiacca
Intesa (-0,22%), positiva Creval (+1,72% a 12,45 euro), vicina
al prezzo dell'Opa di Credit Agricole.
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