Resta in perdita Piazza Affari (-1%), in linea con le altre principali Borse europee.
Sempre pesanti i petroliferi, dall'impiantistica di Tenaris (-2,1%) a Eni (-1,7%) e Saipem (-1,6%), col greggio che rimane in calo (-0,8%) a 72,5 dollari al barile e il mercato che guarda a un possibile accordo dell'Opec plus su un aumento delle quote di produzione di alcuni Paesi.
Deboli nei semiconduttori Stm
(-1,8%), tra i componenti auto Pirelli (-1,4%), e scendono Exor
(-2,1%), Cnh (-1,9%) e Atlantia (-1,6%). Male le banche, Fineco
(-1,6%) a Unicredit (-1,5%), al lavoro sulla semplificazione,
Intesa (-1,5%). In controtendenza Mps (+0,2%). Lo spread
Btp-Bund è a 104,1 punti e il rendimento del decennale italiano
allo 0,71%. Una manciata i titoli positivi nel Ftse Mib, con
l'industria di Interpump (+0,7%), Amplifon (+0,4%), Diasorin tra
i farmaceutici (+0,3%), Inwit e Terna (+0,1% entrambi). debole
Campari (-0,2%), che ha in vista conti previsti in crescita.
Contiene le perdite Enel (-0,4%), che con Volkswagen punta ad
accelerare la mobilità elettrica in Italia. Per le auto, male
Stellantis (-1,3%).
Tra i titoli a minore capitalizzazione, corrono Pharmanutra
(+4,5%) e Trevi (+4,4%). Molto bene Giglio (+3%), con un accordo
con la cinese Greenland, in rialzo Sit (+1,4%), con l'accordo
per acquisire la statunitense Emerson Electric. Tonfo per
Brunello Cucinelli (-5,51% a 48,48 euro), di cui alla vigilia la
controllante Fedone ha venduto lo 0,95% del capitale a 47,2 euro
per azione. Perdite consistenti per Unieuro (-4,7%), il giorno
dopo i conti, Seri Industrial (-4,1%), con l'azionista Atlante
che ha ceduto metà della propria partecipazione, e Safilo
(-3,8%), che ha stretto un accordo con l'americana Carolina
Herrera.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA