Borse europee deboli al traguardo
di metà seduta, con i future Usa contrastati. La stagione delle
trimestrali è iniziata venerdì scorso e proseguirà domani con i
conti di Bofa, mentre ha deluso le attese degli analisti la
crescita del Pil in Cina. Nella mattinata ha parlato anche la
presidente della Bce Christine Lagarde, senza muovere più di
tanto il mercato e in Italia è rallentata l'inflazione, come già
registrato altrove. In arrivo l'indice manifatturiero dello
stato di New York.
Gira in negativo Madrid (-0,2%), dopo una mattinata di
rialzi, peggiorano invece Londra (-0,3%), Milano (-0,4%),
Francoforte (-0,68%) e Parigi (-1,4%). In ulteriore rialzo a 169
punti lo spread tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il
rendimento annuo italiano in calo di 1,8 punti al 4,14% e quello
tedesco in ribasso di 5 punti al 2,45%. Frena il greggio (Wti
-1,2% a 74,52 dollari al barile), tiene l'oro (-0,03%% a 1.956
dollari l'oncia), cede il gas naturale (-1,61% a 25,54 euro al
MWh) con le scorte europee all'80% e la riapertura di un
impianto in Norvegia chiuso per manutenzione.
In difficoltà il comparto del lusso dopo i conti trimestrali
di Richemont (-9,25%) e la crescita inferiore alle stime del Pil
cinese. Cristian Dior ed Lvmh cedono il 4,5%, Hermes il 4,15%,
Cucinelli il 3,9%, e Moncler il 3,7%. Deboli i costruttori di
auto Renault (-1,4%) e Porsche (-1,15%), più caute invece
Stellantis (-0,3%) e Ferrari (-0,4%). In calo i petroliferi Eni
(-0,6%), Shell (-0,22%), TotalEnergies (-0,2%) e Bp (-0,13%) e
soprattutto i produttori di semiconduttori Nordic (-3,3%),
Infineon (-2,4%) ed Stm (-2%). Positivi i bancari Banco Bpm
(+1%), dopo l'accordo sui pagamenti elettronici di venerdì
scorso, Unicredit (+0,7%) e Bper (0,65%), mentre amplia il calo
Mps (-1,77%) e appare fiacca Intesa (-0,15%). Positive NatWest
(+0,8%), Lloyds (+0,5%) e Commerzbank (+0,45%).
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