Per il 44% dei giovani tra 18 e 34
anni è in famiglia che si acquisisce una corretta educazione
alimentare, seguono i social network (36%) e la scuola (30%).
Ampio è il consenso su un'azione combinata casa-scuola: infatti,
l'86% dei giovani ritiene che la scuola abbia un ruolo
importante e per ben il 93% è fondamentale che percorsi
educativi sul cibo siano introdotti già nella scuola primaria.
Questi sono alcuni dei dati presentati in occasione
dell'assemblea 2024 di Fipe-Confcommercio che, per l'occasione,
ha affidato ad Ipsos l'indagine "I giovani e il cibo" con
l'obiettivo di esplorare valori e comportamenti dei giovani di
età compresa tra 18 e 34 anni e individuare i cardini di una
nuova cultura del cibo.
L'indagine approfondisce anche l'evoluzione del rapporto dei
giovani con il cibo.
Per il 40% il cibo si lega al benessere, grazie alla
freschezza degli ingredienti e alla semplicità delle
preparazioni. Per il 35%, invece, cucinare è un modo per
sperimentare, esprimere la propria creatività e divertirsi: 8
giovani su 10 cucinano almeno occasionalmente e la metà lo fa
regolarmente. Oltre che agli insegnamenti ricevuti in famiglia,
principalmente dalla mamma che per il 64% è la persona che più
di tutti ha ispirato gusti e abitudini, si ricorre alla "rete"
per scoprire e realizzare piatti e ricette (lo fa il 79%, di cui
il 32% spesso).
Il 67% dei genitori under 35 ritiene "molto importante" educare
i figli a un'alimentazione varia e sana.
Fondamentale in questo è dare il buon esempio: il 56% ritiene
che i genitori dovrebbero essere un modello positivo per i
propri figli. D'altronde, il cibo è considerato una leva
essenziale per la salute e il benessere dei figli, oltre che
un'opportunità per trasmettere valori come la convivialità e la
centralità della qualità di ciò che si mangia.
Anche la ristorazione ha un ruolo importante nel rapporto dei
giovani con il cibo. D'altro canto, mangiare fuori casa è una
pratica diffusa e molto apprezzata perché ritenuta un modo per
uscire dalla propria routine (35%), un'occasione per incontrare
amici e persone care (32%) e per gratificarsi mangiando qualcosa
di diverso dal solito (32%), anche se il "portafogli" non sempre
consente di fare tutto ciò.
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