I processi di integrazione e
rafforzamento del mercato unico vanno orientati anche nella
direzione di un rafforzamento delle dinamiche concorrenziali,
imprescindibili per sostenere la produttività e
la crescita economica incentivando l'efficienza.
Lo scrive l'Antitrust in una proposta di riforma
concorrenziale al Parlamento in vista della legge annuale sulla
concorrenza.
In questo contesto, - scrive l'autorità guidata da Roberto
Rustichelli - rilanciare la produttività costituisce una
priorità che può essere raggiunta
stimolando gli investimenti in tecnologia, riducendo le barriere
all'entrata, migliorando l'efficienza
del settore pubblico e del sistema giudiziario, riducendo la
complessità normativa, la regolamentazione dei mercati dei beni
e dei servizi e del mercato del lavoro.
In ballo c'è la crescita: è stato stimato che, alla fine di
questo decennio, il livello del Pil italiano
potrebbe essere più alto, di un valore compreso tra il 3,5 e l'8
per cento, rispetto a quanto sarebbe stato in assenza delle
riforme strutturali volte alla liberalizzazione dei mercati dei
servizi tra il 2011 e il 2017. Comunque nel 2024, il livello
generale di regolamentazione dell'economia italiana è lievemente
migliorato in senso pro-concorrenziale rispetto al 2018.
Moltissime le sollecitazioni che arrivano dall'Autorità,
dall'energia alla distribuzione fino ai taxi, la mobilità
elettrica, le parafarmacie, le concessioni idroelettriche.
Lo sviluppo della mobilità elettrica in Italia e, con essa,
dei punti di ricarica accessibili al pubblico è, come noto, un
processo tuttora in larga parte in corso. - spiega l'Autorità -
In particolare, nella primavera 2024 risultano installati circa
55.000 punti di ricarica, a fronte di circa 250.000 veicoli,
mentre le previsioni effettuate dall'associazione di categoria
Motus-E si attestano su almeno 115.000 punti di ricarica e 3,7
milioni di veicoli nel 2030. Serve dunque una semplificazione
normativa delle procedure per i potenziali operatori: "Tali
procedure saranno strutturate in modo da favorire, a parità di
altre condizioni, la presenza di una pluralità di soggetti
attivi nella gestione delle infrastrutture di ricarica nel
territorio comunale".
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