I diciannove principali terminal
container italiani nel 2023 hanno registrato una diminuzione
complessiva dell'1,6% in termini di teu movimentati rispetto
allo stesso periodo dell'anno precedente scendendo da 9.993.292
a 9.828.893 di teu, in linea con il calo complessivo del -2,4% a
livello nazionale passato da 11.570.173 a 11.295.845 di teu. Lo
rileva l'analisi economico-finanziaria dei terminal container
nel 2024 pubblicata dal Centro Studi Fedespedi.
"Il 2023 è stato un anno difficile per i porti italiani, -
rimarca la Federazione nazionale delle imprese di spedizioni
internazionali - che hanno registrato una flessione del traffico
container del 2,4%. Tale andamento si è riflesso,
inevitabilmente, sui risultati delle società terminaliste che
nel complesso hanno realizzato un fatturato di 820,8 milioni di
euro rispetto ai 1.034 milioni del 2022 con un calo del -20,6% e
con un risultato finale di 71 milioni al -44,5%".
I 19 terminal considerati da Fedespedi hanno movimentato
l'87% del
totale italiano su una superficie totale di 5,763 milioni di
metri quadrati e avvalendosi di 117 gru di banchina. Le migliori
performance, in termini percentuali, sono state realizzate dai
terminal di Savona Vado Gateway (+40,3%), La Spezia Terminal del
Golfo (+13,9%), Venezia Terminal Container (+10,6%), Genova Sech
(+10,3%) e Salerno Container Terminal (+10,1%). In flessione
Genova Bettolo (-30,5%), Terminal Intermodale Venezia (-32,7%) e
Ancona (-33,7%).
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