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Porti, Botta (Spediporto) 'più infrastrutture e meno burocrazia'

Porti, Botta (Spediporto) 'più infrastrutture e meno burocrazia'

Il bilancio e gli auspici per il 2025

GENOVA, 30 dicembre 2024, 17:53

Redazione ANSA

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Le prospettive fanno inevitabilmente i conti con il quadro internazionale, ma di sicuro per i porti italiani "è indispensabile semplificare le procedure, investire in servizi tempestivi ed economici per la merce. Solo così potremo contrastare i porti del Nord Europa che stanno scippando volumi importanti di contenitori". E' il messaggio di fine anno lanciato dal direttore generale di Spediporto, l'associazione degli spedizionieri genovesi, Giampaolo Botta che anticipa le sfide per il 2025.
    Il 2024 ha visto il protrarsi dei conflitti fra Russia e Ucraina e in Medio Oriente, e ora c'è da capire se Trump lancerà davvero la guerra dei dazi e come si muoverà l'Unione europea.
    Uno scenario in cui la logistica è direttamente coinvolta visto che "Il mondo sta cercando strade alternative alle tradizionali vie di accesso ai mercati, ai paesi dove i beni vengono venduti o prodotti e lo sta facendo studiando soluzioni flessibili e più economiche".
    Per quanto riguarda i porti italiani chiuderanno il 2024 con volumi sostanzialmente stabili rispetto agli anni passati. Il sistema portuale Genova, Savona, Vado ligure con 2 milioni e 800 mila teu contro i 2 milioni e 740 mila del 2023, con Genova che passa da 2.394.000 a 2.450.000 teu. "Evidentemente il nostro Paese sta sbagliando qualcosa nella strategia di posizionamento rispetto alle grandi direttrici mercantili internazionali - commenta Botta -. Sicuramente c'è un aspetto economico da considerare: le tasche degli italiani non sono piene, si è attenti a come si spendono i soldi e, dunque, i consumi sono stabili. Ma ci sono anche altri aspetti da valutare soprattutto alla luce degli investimenti in infrastrutture che si stanno mettendo a terra".
   

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