Interventi sul fisco, lotta
all'abusivismo, welfare: sono questi alcuni dei punti principali
del manifesto "Uniti per cambiare" di Hairlobby, l'associazione
nata per tutelare, promuovere e rappresentare gli interessi
delle imprese appartenenti alla categoria degli Acconciatori,
presentato oggi in Senato.
"È un'esigenza inderogabile troppo a lungo elusa - afferma Luca
Piattelli che di HairLobby è il presidente - in un settore
composto in Italia da 95 mila saloni, capillarmente distribuiti,
con oltre 190 mila addetti".
Sei i punti chiave del Manifesto: innanzitutto allineamento
dell'Iva sui servizi manuali adeguandola a quella di altri
comparti produttivi e alle recenti direttive dell'UE; contrasto
al dilagante fenomeno dell'abusivismo elevando la qualità con la
creazione di un Albo Professionale che garantisca le competenze
indispensabili per la tutela della salute della/dei clienti del
salone; supporto alla maternità per l'imprenditoria femminile
nel caso di necessaria prolungata assenza dal lavoro.
Gli
acconciatori chiedono inoltre un Albo Professionale che
garantisca le competenze per esercitare la professione ed
ottenere nuove licenze commerciali; il controllo degli standard
di formazione con una appropriata certificazione dei formatori;
sostegno alla promozione del mestiere.
All'evento sono intervenuti, la sottosegretaria al ministero
dell'economia Sandra Savino, i senatori Renato Ancorotti, Paolo
Marcheschi e Manuel Vescovi e la deputata Marta Schifone.
Molte le aziende del settore che hanno già dato il proprio
sostegno a HairLobby tra cui l'Oreal, Wella, Revlon, Henkel,
Davines, Framesi, Brelil, Artego, ghd, Pettenon, Cosmoprof.
Anche la rivista Estetica - periodico da sempre al fianco dei
parrucchieri di tutto il mondo - si è attivamente impegnatata a
fianco di HairLobby: "Oggi si è instaurato un confronto e
riaperto un dialogo davvero costruttivo e ad ampio raggio; per
arrivare ad ottenere quei cambiamenti necessari per una
categoria che serve oltre 40 milioni di cittadini italiani", ha
affermato il suo editore Roberto Pissimiglia.
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