L'unica strada per tenere il passo con l'innovazione continua è, secondo il presidente di Unioncamere, è la "formazione permanente" secondo il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, che ha sottolineato come la maggioranza dei posti di lavoro che esisteranno nel 2030 "non è stato ancora inventato".
Al tempo stesso, ha osservato Prete, "c'è un forte disallineamento tra la formazione e quello che le imprese vogliono.
E professioni che non si riescono a trovare
anche nel 70-75% dei casi, come i laureati Stem".
La formazione del personale è "fondamentale" anche per il
presidente di Lex Istituto per la ricerca giuridico-economica,
Roberto Serrentino, "per la conoscenza sia delle norme sia delle
tecnologie".
Dal punto di vista tecnologico l'Italia non parte da zero. Il
presidente dell'International foundation for big data and
artificial intelligence for human development (IFAB) e
presidente di Cineca, Francesco Ubertini, ha raccontato che "il
centro di supercalcolo italiano dal 2018 è diventato uno dei più
importanti centri di supercalcolo in Europa" e spiegato che
l'Italia rappresenta in questo ambito "un punto di eccellenza" a
livello comunitario.
E anche dal punto di vista dei capitali qualcosa si sta
muovendo. "Cdp Venture capital utilizza l'intelligenza
artificiale come pilastro del proprio piano industriale
2024-2028. Noi gli abbiamo dedicato uno strumento complessivo da
un miliardo di euro", ha spiegato l'amministratore delegato e
direttore generale di Cdp Venture Capital, Agostino
Scornajenchi.
Le applicazioni dell'intelligenza anche per le imprese più
piccole presentano opportunità "enormi", ha rimarcato la
professoressa di Ingegneria informatica Politecnico di Torino,
Barbara Caputo, che ha citato la possibilità tradurre la
descrizione dei prodotti e taggarli sui siti di e-commerce di
tutto il mondo o le piattaforme che vengono usate per
organizzare filiere come quella dellalta oreficeria composte da
micro imprese. Un altro aspetto delle tecnologie di Ia è stato
evidenziato dalla direttrice del Dipartimento Scienze e
Ingegneria Universitas Mercatorum, Barbara Martini, ed è quello
di "rafforzare l'aspetto di personalizzazione dei prodotti".
Martini ha invitato poi a considerare l'intelligenza artificiale
"come uno strumento per il miglioramento della vita dell'uomo".
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