Cig in crescita, Pil "praticamente
fermo", calo della produzione industriale e degli addetti del
manifatturiero: questa la fotografia dell'economia toscana, e
"per il 2025 stimiamo il consolidamento di queste tendenze
negative", scattata da Ires Toscana nello studio presentato oggi
a Firenze insieme alla Cgil regionale.
Il trend del Pil regionale nel 2024 si fermerà al +0,7%; la
produzione regionale perde 3,6 punti rispetto al 2021; tra
gennaio e settembre 2024 in media sono stati 16mila i toscani in
Cassa integrazione, contro i 10.500 nello stesso periodo
dell'anno scorso.
Gli occupati crescono ma perlopiù si tratta di
contratti stagionali o a termine, mentre calano gli
indeterminati; aumentano gli investimenti, grazie ai fondi Pnrr,
ma in misura minore rispetto al dato nazionale perché latitano
quelli privati, specialmente nella costa; i consumi sono
stabili, i redditi in lieve aumento ma sotto la crescita
dell'inflazione.
"I dati confermano purtroppo - dice Maurizio Brotini,
presidente di Ires Toscana - che si riduce l'occupazione nei
settori industriali: così è a rischio la vocazione
manifatturiera della Toscana.
Cresce in maniera insostenibile il
terziario povero, arretra il lavoro pubblico". Per Rossano
Rossi, segretario generale della Cgil Toscana, "il Governo
anziché dare aiuti a pioggia alle imprese dovrebbe mettere in
campo politiche industriali serie e pensare a interventi
pubblici in economia".
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