"Il 2025 si apre su uno scenario economico caratterizzato da segnali contrastanti: a fronte di un'occupazione che continua a macinare record, la ripresa della spesa delle famiglie continua a rallentare, come confermato dai conti economici del quarto trimestre e dal calo registrato dalle vendite al dettaglio di gennaio.
La divaricazione tra l'aumento dei posti di lavoro e la frenata dei consumi è un paradosso che, per ora, non trova spiegazione".
Confesercenti commenta così i
dati diffusi oggi dall' Istat.
Per il commercio, "l'avvio dell'anno è nettamente in salita",
i dati "certificano il peggiore gennaio degli ultimi tre anni,
un risultato decisamente al di sotto delle attese. A soffrire, e
non è più una novità, sono ancora le imprese operanti su piccole
superfici che, secondo nostre stime, rilevano nel mese un calo
del volume di vendite di circa un punto percentuale. Una
dinamica negativa che sembra purtroppo essersi avviata a
diventare strutturale. Dopo la forte ripresa del 2021, gli
ultimi tre anni sono stati infatti un periodo buio per i negozi,
durante i quali stimiamo abbiano perso circa 9 punti percentuali
delle vendite di volume e 3 miliardi di fatturato".
La "situazione di difficoltà" è "condivisa da tutto il retail:
negli ultimi tre anni, nonostante la crescita in valore, l'Istat
rileva una flessione complessiva di quasi 5 punti del volume
delle vendite"
Anche il dato Istat sui conti economici del quarto trimestre
"conferma ancora una volta il rallentamento della spesa delle
famiglie" e ne merge "una revisione al ribasso sul livello dei
consumi nei primi nove mesi dell'anno".
"La ripresa dei consumi sembra dunque frenare ancora, con il
rischio di indebolire i segnali di consolidamento che pure
provengono dal quadro macroeconomico, in un contesto di
oggettiva incertezza dovuta alle condizioni internazionali"
avverte Confesercenti: "Solo una più accentuata dinamica della
spesa delle famiglie può far sì che a questa stabilizzazione
corrispondano nel 2025 saggi di crescita del Pil superiori a
quelli osservati nel passato biennio".
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