Il Pnrr può costituire un'opportunità irripetibile per il rilancio economico del Paese, e al contempo affermare una maggiore cultura concorrenziale, primo antidoto alla cultura dell'illegalità.
Un concetto questo, espresso dal segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Roberto Chieppa, sul quale si è aperta oggi la 15/A edizione della Treviso Antitrust Conference, organizzata dallo Studio legale Rucellai & Raffaelli e patrocinata da Fondazione Cassamarca, Assindustria VenetoCentro.
"L'Italia
tradizionalmente - ha spiegato Chieppa - è un paese in cui le
riforme pro concorrenziali fanno fatica ad affermarsi, perché
vanno a toccare rendite di posizione. In diversi settori abbiamo
ancora discipline che garantiscono rendite di settore, e le
lobby che si oppongono ad eliminarle sono sicuramente più
rappresentate e più forti rispetto ai benefici di riforme pro
concorrenziali che si spalmano su categorie meno rappresentate".
"Il fatto che la concorrenza aiuti la ripresa, soprattutto nei
settori di crisi, e faciliti l'innovazione - ha concluso il
consigliere di Palazzo Chigi - non è un concetto così digerito
dal punto di vista culturale e l'impegno è quello di far
cambiare la cultura del Paese su questo. Il Pnrr non solo spinge
alla transizione ecologica e all'innovazione digitale, ma esalta
la concorrenza come una delle condizioni abilitanti di queste
riforme, abbinandolo ad alcune finalità erroneamente a volte
poste in contrapposizione".
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