Nel settore immobiliare, "l'integrazione e la razionalizzazione delle banche dati pubbliche rappresentano i principali strumenti per la realizzazione di obiettivi prioritari per il nostro Paese: le banche dati pubbliche immobiliari assolvono, infatti, una funzione caratteristica e fondamentale in ordine alla sicurezza giuridica nel mercato immobiliare e, anche per le evidenti implicazioni fiscali, costituiscono uno strumento idoneo a contrastare il fenomeno dell'evasione tributaria e a ridurre gli adempimenti a carico dei cittadini".
Così si è espresso il consigliere nazionale del Notariato Diego Barone, ascoltato in questi minuti dalla Commissione di vigilanza sull'Anagrafe tributaria, che sta svolgendo un ciclo di audizioni nell'ambito dell'indagine conoscitiva su "Digitalizzazione e interoperabilità delle banche dati fiscali".
Nel corso del suo
intervento, il rappresentante dell'Ordine professionale ha
espresso "condivisione" per quanto detto, di recente, nello
stesso organismo parlamentare, dal direttore dell'Agenzia delle
Entrate Ernesto Maria Ruffini, ricordando che aveva sostenuto
come la riforma del fisco dovrebbe puntare "alla massima
valorizzazione del patrimonio informativo disponibile,
attraverso un esteso utilizzo e una piena interoperabilità delle
banche dati", nonché alla "semplificazione degli adempimenti per
i cittadini e le imprese e alla digitalizzazione dei servizi".
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