Cala anche a novembre
nelle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa la domanda di
personale delle imprese. 6mila le richieste, in contrazione del
9%, in valore assoluto quasi 600 unità in meno rispetto allo
stesso mese del 2023. E' quanto emerge da un'indagine realizzata
da Unioncamere in collaborazione con il ministero del Lavoro su
un campione di 2.600 imprese con dipendenti delle province di
Lucca, Massa-Carrara e Pisa, dati elaborati dalla Camera di
commercio Toscana Nord ovest e dall'Istituto studi e
ricerche-Isr.
A diminuire soprattutto il manifatturiero anche per la
difficoltà a reperire le figure professionali ricercate. Si
tratta, viene spiegato, di una criticità strutturale con valori
superiori alla media nazionale (48%). Le imprese lucchesi
segnalano problemi nel 50% dei casi, con punte del 67% per gli
operai specializzati. A Massa-Carrara la percentuale sale al
58%, con meccanici, montatori e riparatori quasi impossibili da
trovare (90%). Infine le imprese pisane registrano problemi per
il 54% delle assunzioni, ma si arriva all'80% per conduttori di
veicoli e operai specializzati nelle costruzioni edili. Per
quanto riguarda il calo della domanda, a Lucca raggiunge le
2.300 unità, -12%, con -26% per il settore industriale, mentre i
servizi rimangono stabili. A Massa la diminuzione si attesta al
17%, circa 190 persone in meno, giù sia il settore industriale
che i servizi, rispettivamente -19% e -14% (100 e 80 unità).
Situazione leggermente migliore a Pisa con flessione del 3%
(-100 unità), tutta dovuta al settore industriale (-15%), mentre
i servizi mostrano una lieve crescita (+4%, 70 persone in più).
"E' urgente dotare il territorio di strumenti per ridurre questo
divario, puntando in particolare sui giovani - sottolinea
Valter Tamburini, presidente della Camera di commercio della
Toscana Nord-Ovest - Per questo motivo, promuoviamo percorsi
formativi mirati, come i Pcto tematici nei settori strategici
della meccatronica, del turismo, della moda e
dell'agroalimentare. Inoltre, sosteniamo percorsi finalizzati
allo sviluppo di competenze in contesti non formali e informali,
con particolare attenzione a quelli che consentano agli studenti
di ottenere una certificazione di parte terza offrendo alle
imprese contributi fino a 5mila euro per le spese di
tutoraggio".
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