Il 79% dei giovani professionisti è
'soddisfatto' del proprio lavoro e il 55% ritiene che la propria
retribuzione sia 'adeguata'. Per il 66% di loro il contratto a
tempo indeterminato è un 'obiettivo da raggiungere', mentre il
58% dà più importanza a 'salute mentale e rete di affetti',
mentre il riconoscimento del merito è un 'fattore determinante'
per il 99% dei giovani professionisti intervistati da The
European House Ambrosetti (Teha).
I risultati della ricerca - si legge in una nota - sono stati
resi noti al festival 'Open Jam 2024' di Rimini, dedicato alle
prospettive del lavoro per i giovani sotto i 30 anni.
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