"L'Associazione italiana giovani
avvocati (Aiga) esprime ferma contrarietà all'introduzione di
una nuova norma che prevede l'estinzione del processo in caso di
mancato, o parziale pagamento del contributo unificato. Ci
sembra l'ennesimo tentativo di subordinare l'amministrazione
della giustizia a un semplice adempimento fiscale". Lo afferma
il presidente degli avvocati under45 Carlo Foglieni, secondo
cui, "così come formulata, la previsione normativa mostra di
avere quale unica finalità la mera riscossione fiscale, senza
porre la dovuta e necessaria attenzione alle conseguenze che la
mancata iscrizione a ruolo di un giudizio produrrebbe sul piano
degli effetti sostanziali e processuali della domanda
giudiziale; effetti che si riverberano direttamente nella sfera
giuridica del cittadino". "L'approvazione in via definitiva di
una simile previsione comporterebbe, inoltre, lo svilimento
della funzione propria del mandato difensivo, che certamente non
è quella di assumere la responsabilità dell'adempimento di oneri
fiscali, colpendo l'intera classe forense che, di fronte alla
domanda di giustizia si ritroverebbe "moralmente obbligata" ad
anticipare gli oneri fiscali per conto dei propri assistiti",
spiega Foglieni. Il dibattito sull'emendamento originariamente
formulato dal governo si era acceso sole poche settimane fa "ma
oggi, a poca distanza dall'apparente positiva conclusione, si
apprende di questo tentativo di inserire una nuova e più grave
sanzione a carico degli utenti del sistema giustizia, che va
contro ogni logica di collaborazione", rileva il vertice
dell'Aiga, infine.
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