La tecnologia sta uccidendo il pianoforte.
I giovani preferiscono la tastiera elettronica al tradizionale strumento messo a punto da Bartolomeo Cristofori nel 1688.
Il risultato e' che negli Stati Uniti sono crollate le
vendite di pianoforte e i pochi rivenditori arrancano.
L'anno d'oro per lo strumento e' stato il 1909 quando in Usa
ne furono venduti circa 370mila. Attualmente se ne vendono tra i
30 e i 40mila all'anno.
Secondo Larry Fine, tecnico e consulente di piano di Boston,
questo "e' un segno dei tempi che cambiano".
"La tecnologia e i computer - ha aggiunto - hanno cambiato
tutto. I ragazzini sono interessati ad altro e sono poco
disposti a fare sacrifici. Stare seduti a suonare per un'ora al
giorno per imparare non e' ciò che vogliono".
C'e' inoltre la questione dei costi. In media un pianoforte a
coda costa oltre 16/mila dollari, poi ci sono i costi di
mantenimento. Tuttavia, come ha spiegato Peter Stumpf, tecnico
per la Pittsburgh Symphony Orchestra, "se ben mantenuto, un
pianoforte dura tra i 50 ed i 70 anni".
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