Un inedito boicottaggio a tempo
indeterminato della vendita di Coca Cola e Pepsi Cola,
considerate "nocive per la salute", è cominciato nello Stato
meridionale indiano di Tamil Nadu su iniziativa della locale
Federazione dei commercianti. Lo riferisce oggi l'agenzia di
stampa Pti.
In dichiarazioni ai media il presidente della Federazione,
A.M. Vikrama Raja, ha confermato che "circa il 70% dei
commercianti ha deciso di boicottare da ieri la vendita di Coca
Cola e Pepsi a causa della loro natura tossica. Quello che
ancora si trova sugli scaffali dei negozi è un residuo di stock
o prodotto non ritirato dai distributori".
La decisione di avviare il boicottaggio è stata vivamente
criticata dalla Associazione indiana delle bevande (IBA) che si
è detta "profondamente delusa" per l'accaduto sottolineando che
"ciò è contrario ai criteri di una robusta crescita economica e
al progetto del 'Make in India'", visto che entrambe le
compagnie hanno in Tamil Nadu unità produttive.
L'IBA ha ricordato al riguardo che "i prodotti di Coca Cola e
Pepsi rispettano gli standard globali e sono fra i più sicuri
disponibili".
Ad una domanda sull'ammontare dei danni economici che i
commercianti potrebbero subire a causa del boicottaggio di
questi prodotti di largo consumo, Raja ha risposto che "non è
questa la cosa più importante". "L'iniziativa - ha infine detto
- è stata adottata per una presa di coscienza sulla salute. E
per noi commercianti la salute viene prima degli
incassi".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA