Gli algerini tornano a manifestare
oggi, per il 20/o venerdì islamico consecutivo, nel giorno della
festa nazionale dell'indipendenza dalla Francia ottenuta nel
1962. La circostanza, come sottolinea il sito Tsa, potrebbe dar
vita alla "giornata più importante" - e quindi la manifestazione
più imponente - da quando il movimento di protesta è iniziato il
22 febbraio contribuendo in aprile alla caduta dell'infermo
presidente Abdelaziz Bouteflika dopo due decenni di autoritario
potere. Gli appelli a manifestare sono stati "più numerosi e più
insistenti che mai", ricorda il sito, e ci si aspetta che gli
slogan prendano di mira le proposte avanzate mercoledì dal capo
di Stato ad interim, Abdelkader Bensalah, per un dialogo fra
personalità di livello nazionale senza la partecipazione né
dello Stato né dell'onnipotente esercito, decisivo nelle
dimissioni di Bouteflika. La piazza è esacerbata anche da
"pressioni su media indipendenti, arresti di manifestanti
pacifici e personalità politiche come Lkhdar Bouregaa".
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