Un noto cantante pop libanese conosciuto in tutto il mondo arabo, poi diventato seguace di un leader estremista religioso, è stato condannato in contumacia a Beirut a 22 anni di lavori forzati dopo esser stato riconosciuto colpevole di aver appoggiato "il terrorismo".
Media di Beirut hanno dato risalto nelle ultime ore alla
condanna inflitta dal tribunale militare libanese a Fadel
Shaker, 51 anni, da sette anni rifugiatosi nel campo profughi
palestinese di Ayn al Hilwe, nei pressi di Sidone, 40 km a sud
di Beirut.
Shaker, sin dai primi anni 2000 idolo delle folle libanesi e
arabe per le sue canzoni romantiche, dal 2010 si era ritirato
dagli spalti musicali e si era invece avvicinato a uno leader
religioso salafita di Sidone, lo shaykh Ahmad Asir, che nel 2013
si è poi scontrato con un manipolo si seguaci armati con
l'esercito libanese.
Tra gli armati negli scontri del 2013 c'era anche Shaker, che
si è poi rifugiato nel campo profughi di Ayn al Hilwe, dove era
nato nel 1969.
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