La "proliferazione esponenziale delle fake news" può trasformarsi in un'opportunità per i mezzi d'informazione e i giornalisti professionisti capaci di fornire un'informazione veritiera con il loro lavoro quotidiano, sviluppando anche le capacità di 'fact checking'.
Ma per questo sono necessari il sostegno e la collaborazione dei rispettivi governi.
E' questo l'appello contenuto in una dichiarazione
firmata a Madrid al termine del quinto Congresso dei media di
Paesi Ue, dall'America Latina e dei Caraibi, alla quale hanno
preso parte una quarantina di direttori e giornalisti.
Chiudendo i lavori del congresso, organizzato dal gruppo
Prestomedia in collaborazione con Vocento, che controlla tra
l'altro il quotidiano spagnolo Abc, la portavoce del governo
spagnolo e ministra delle politiche territoriali, Isabel
Rodriguez, ha posto l'accento sui pericoli per la democrazia
dalla diffusione della disinformazione: "Non vogliamo - ha
affermato - che questo si trasformi nella nuova normalità". La
stessa preoccupazione è stata espressa dai partecipanti ai
lavori, cominciati con una seduta ospitata dal Senato alla
presenza del ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares
Bueno. Ma forte è stata anche la denuncia degli attacchi ai
giornalisti, in aumento non solo nella regione latinoamericana e
caraibica, bensì nella stessa Unione europea.
"Il congresso - si legge nella dichiarazione finale - rende
omaggio ai colleghi che sono morti nell'esercizio della loro
professione , così come a tutti quelli che devono lavorare in
situazioni di rischio". Inoltre, sono stati condannati "quegli
Stati che non garantiscono l'esercizio della libertà e il
diritto all'informazione" permettendo "abusi della giustizia"
contro i giornalisti. Ma la difesa della libertà d'informazione,
è stato ancora sottolineato, passa anche per il rispetto dei
diritti sindacali dei giornalisti da parte degli editori e una
adeguata formazione continua.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA