La Resistenza Islamica in Iraq, un
gruppo di milizie appoggiate dall'Iran, ha poi rilasciato una
dichiarazione rivendicando la responsabilità dei due attacchi e
affermando che "preannunciano ulteriori operazioni" contro
"l'occupazione americana", scrive ancora l'Ap, mentre crescono
le tensioni e i timori di un conflitto regionale più ampio sulla
scia del conflitto tra Hamas e Israele.
Le milizie appoggiate dall'Iran in Iraq hanno anche
minacciato di attaccare le strutture statunitensi a causa del
sostegno americano a Israele.
"I nostri missili, droni e forze
speciali sono pronti a dirigere attacchi contro il nemico
americano nelle sue basi e a distruggere i suoi interessi se
interviene in questa battaglia", ha detto Ahmad "Abu Hussein"
al-Hamidawi, capo della milizia sciita irachena Kataib
Hezbollah.
Due funzionari delle milizie appoggiate dall'Iran in Iraq,
che hanno parlato in condizione di anonimato, hanno confermato
ieri all'Ap gli attacchi alle due basi, aggiungendo che i gruppi
armati sono in allerta e pronti a unirsi alla battaglia più
ampia contro Israele, ma che l'Iran non ha ancora dato loro
l'approvazione per aprire un nuovo fronte.
I leader di alcune
fazioni sono ora in Libano e Siria nel caso ricevano l'ordine di
procedere, ha detto uno dei funzionari.
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