Colpo di freno in vista
sull'ennesima stretta in materia di ordine pubblico annunciata
in quest'anno elettorale dall'impopolare governo conservatore
britannico di Rishi Sunak. Stavolta si tratta d'una contestata
direttiva sui senzatetto - fenomeno endemico e in aumento in un
Paese dalla disparità sociali diffuse - evocata nei giorni
scorsi dal ministro dell'Interno, James Cleverly, per consentire
alla polizia di sgomberare, multare o arrestare (in casi
estremi) persone accampate per le strade di Londra o di altre
città d'Inghilterra e Galles sorprese a compiere non meglio
precisati atti "di disturbo" della quiete altrui.
Una formulazione vaga che ha suscitato la rivolta di
attivisti e ong impegnate sul fronte dell'assistenza ai poveri e
agli emarginati, secondo cui indicazioni del genere potrebbero
finire per autorizzare - sulla carta - lo sgombero dei giacigli
di qualche sventurato costretto a dormire per strada solo per
ipotetiche denunce di "cattivi odori". O addirittura indurre a
multare "donne vulnerabili" in fuga da persecutori domestici.
Accuse rilanciate in una lettera aperta al Parlamento da
decine di associazioni caritative e che hanno fatto breccia tra
diversi deputati della maggioranza Tory. Di qui l'attesa di
"concessioni" verso un alleggerimento delle norme, anticipata
dalla Bbc in vista della ripresa dei lavori della Camera dei
Comuni, la settimana prossima, dopo la pausa pasquale. Anche se
fonti ministeriali hanno già negato la fondatezza dei timori di
qualsiasi via libera alla possibilità di fermare i clochard "per
puzza".
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