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Addio a superstite centenaria di Auschwitz decorata da re Carlo

Addio a superstite centenaria di Auschwitz decorata da re Carlo

Gb onora Lily Ebert, sopravvissuta della memoria della Shoah

LONDRA, 09 ottobre 2024, 15:07

Redazione ANSA

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E' morta a 100 anni una delle ultime superstiti della Shoah residenti nel Regno Unito, Lily Ebert, deportata ventenne dai nazisti con la famiglia nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau nel 1944 e fino agli ultimi anni testimone attiva della memoria dell'olocausto: in ultimo anche nella ricerca di un soldato americano che l'aveva salvata dalla "marcia della morte" organizzata dai tedeschi poco prima della sconfitta finale.
    Nata in Ungheria da una famiglia ebraica, Ebert si era poi trasferita nel dopoguerra a Londra, dove è spirata centenaria nella sua casa in un'area residenziale nella zona nord-occidentale della metropoli. Decorata da re Carlo III con l'ordine di Membro dell'impero britannico (Mbe), la donna è stata elogiata dal sovrano per il servizio reso alle giovani generazioni nell'educazione al ricordo della Shoah in tempi in cui non mancano rigurgiti di antisemitismo risorgente. La sua vicenda umana - ha scritto il pronipote Dov Forman su X nel dare notizia della scomparsa - "ha toccato il cuore di centinaia di milioni di persone nel mondo e ci ricorda l'importanza della resistenza dello spirito di umanità e i pericoli di un odio insensato". Lily Ebert è stata "una regina nella nostra grande famiglia e la nostra eroina, una luce d'amore che ha continuato a splendere dopo aver attraversato il buio", ha proseguito Forman. Lascia due figli, 10 nipoti, 38 pronipoti e un tris-nipote Messaggi di cordoglio, oltre che dal palazzo reale, sono giunti dalla comunità ebraica britannica, da esponenti della società civile e di tutti i maggiori partiti del Regno. "Che vita straordinaria e che esempio per tutti noi", l'ha omaggiata sul suo profilo X, a nome del governo laburista di Keir Starmer il ministro della Sanità, Wes Streeting, deputato eletto nel collegio del sobborgo londinese in cui Ebert ha vissuto.
   

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