Elezioni confuse in
Namibia, dove oggi si vota ancora, per un secondo giorno
consecutivo non previsto, in elezioni parlamentari tenutesi
ieri, di cui però è già in corso lo spoglio delle schede. I
partiti d'opposizione hanno chiesto che le procedure vengano
sospese dopo che si sono registrati grandi ritardi per problemi
nel funzionamento dei sistemi digitali e nella logistica dei
seggi. "Abbiamo seggi elettorali che stanno ancora permettendo
alle persone di votare e altri in cui le persone sono in fila ma
non ci sono schede elettorali. Poi ci sono seggi che stanno già
rilasciando risultati, e seggi che ci dicono che è stato detto
loro di fermarsi con il conteggi", ha detto in una conferenza
stampa un portavoce del principale partito di opposizione,
Independent Patriots for Change (Ipc). " ha continuato nel
spiegare perchè i partiti di opposizione hanno chiesto una
sospensione dei procedimenti.
Queste elezioni presidenziali e legislative sono un banco di
prova fondamentale per il partito di governo South West Africa
People's Organisation (Swapo), che dal 1990, anno
dell'indipendenza, governa il Paese dell'Africa del sud ricco di
minerali. La candidata favorita resta Netumbo Nandi-Ndaitwah,
attuale vice presidente e membro storico della Swapo, che mira a
diventare la prima donna presidente del Paese.
Panduleni Itula del partito Independent Patriots for Change
(Ipc), è il principale sfidante. Itula aveva guadagnato il 29%
dei voti alle ultime elezioni, contro il 56% delle preferenze
andate alla Swapo.
Per vincere, un candidato deve ottenere più del 50% delle
preferenza, altrimenti ci sarà un ballottaggio entro 60 giorni.
I risultati del primo round dovrebbero essere resi noti sabato.
Secondo gli analisti, il risultato è in mano ai giovani, che
costituiscono più della metà dell'elettorato e che sono
disillusi dall'altissimo tasso di disoccupazione che nella
fascia 15-35 anni tocca il 46% e per la povertà diffusa 34 anni
dopo l'indipendenza.
La Namibia è un Paese in gran parte desertico e con una densità
di popolazione tra le più basse del mondo, con circa tre milioni
di abitanti. È anche un importante esportatore di uranio e
diamanti.
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