L'istituto di ricerca
scientifica Butantan - legato al governo dello stato brasiliano
di San Paolo - ha inviato all'Agenzia nazionale di sorveglianza
sanitaria (Anvisa) la richiesta di registrazione per il vaccino
contro la dengue sviluppato presso i laboratori paulisti.
"Si tratta di uno dei più grandi progressi nel campo della
salute e della scienza nella storia del Paese e un enorme
risultato a livello internazionale", ha affermato il direttore
dell'istituzione, Esper Kallás, secondo cui una volta
autorizzato per la somministrazione il Butantan sarà in grado di
mettere a disposizione della popolazione fino a 100 milioni di
dosi di immunizzante nei prossimi tre anni.
Il vaccino brasiliano è il secondo prodotto al mondo contro
la malattia trasmessa dalla zanzara aedes aegypti dopo quello
dell'industria farmaceutica giapponese Takeda, in commercio
dallo scorso anno, ma il primo a prevedere un'unica dose.
Le tre fasi di sperimentazione del vaccino sono state
concluse a luglio e gli studi clinici hanno dimostrato
un'efficacia complessiva del 79,6% a due anni dalla
somministrazione. In particolare, secondo una ricerca pubblicata
a gennaio dalla rivista scientifica New England Journal of
Medicine, l'immunizzante brasiliano è efficace al 73,6% per i
pazienti che non hanno mai contratto la malattia e all'89,2% per
quelli che sono già stati contagiati in precedenza.
Dal primo gennaio al 7 dicembre 2024 almeno 5.922 brasiliani
sono morti a causa dall'epidemia di febbre dengue nel Paese:
record delle serie storiche iniziate nel 2000 e numero cinque
volte maggiore a quello registrato nel 2023. Nel corso dell'anno
si contano già 6.606.414 di casi, per un'incidenza di 3.253
contagi per 100mila abitanti.
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