L'agenzia finlandese per i trasporti e le comunicazioni ha annunciato l'ispezione della nave cisterna Eagle S, sospettata di appartenere alla "flotta fantasma" della Russia e di essere la causa di un guasto a un cavo sottomarino nel Mar Baltico.
"Il 2 gennaio 2025, l'agenzia finlandese per i trasporti e le comunicazioni Traficom inizierà un'ispezione della Eagle S", ha annunciato la direttrice di Traficom Sanna Sonninen in un comunicato stampa.
Lo scorso 30 dicembre, la polizia finlandese ha dichiarato che aveva aperto un'indagine sul cavo elettrico sabotato nel Mar Baltico ha portato alla luce una scia di trascinamento che si estende per decine di chilometri sul fondale marino.
Il giorno di Natale, il cavo sottomarino Estlink 2, che trasporta elettricità dalla Finlandia all'Estonia, è stato scollegato dalla rete, poco più di un mese dopo che due cavi per le telecomunicazioni erano stati tagliati nelle acque territoriali svedesi del Baltico.
Le indagini hanno rivelato una "traccia di trascinamento" sul fondale marino lunga decine di chilometri", ha dichiarato in un comunicato stampa l'ispettore capo Sami Paila del National Bureau of Investigation (NBI) finlandese.
"Per il momento non è stato stabilito il possibile luogo in cui l'ancora si è staccata", ha aggiunto. La disconnessione del cavo è l'ultimo di una serie di incidenti che i funzionari occidentali ritengono siano atti di sabotaggio legati all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. La petroliera Eagle S, battente bandiera delle Isole Cook, si trova attualmente a Porvoo, una città a circa 40 chilometri a est di Helsinki, nel sud della nazione nordica.
Lo stesso giorno, l'Alta Rappresentante dell'Ue, Kaja Kallas, ha detto al giornale tedesco Die Welt cge "l'Ue è pronta ad azioni più incisive contro i rischi legati alla flotta ombra russa", accusata di sabotare infrastrutture critiche europee. "La flotta ombra russa rappresenta una minaccia e contribuisce a finanziare il bilancio bellico della Russia", ha sottolineato Kallas, aggiungendo che "i recenti tentativi di sabotaggio nel Mar Baltico non sono eventi isolati, ma fanno parte di una strategia deliberata volta a colpire le nostre infrastrutture energetiche e digitali".
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