Sono continuati per il secondo
giorno consecutivo a La Paz gli scontri tra forze dell'ordine e
sostenitori dell'ex presidente boliviano Evo Morales, in carica
dal 2006 al 2019. Circa 41 manifestanti sono stati arrestati per
trasporto di materiale esplosivo, ha riferito il governo.
Le proteste sono state indette contro la crisi economica in
corso nel Paese e per chiedere che venga interrotto il processo
giudiziario contro l'ex capo dello Stato per presunto abuso di
una minorenne nel 2016.
Ieri Morales avrebbe dovuto partecipare a un'udienza in
tribunale nel dipartimento di Tarija, ma la stessa è stata
sospesa e rinviata a venerdì dopo che i suoi avvocati hanno
presentato un certificato medico allegando problemi di salute
del loro cliente.
L'ex leader dei 'cocaleros', al quale è anche vietato di
lasciare il Paese, da settembre evita di apparire in pubblico
per sfuggire al mandato di arresto emesso contro di lui dalla
Procura.
Morales accusa l'attuale presidente e collega di partito,
Luis Arce, di aver ordito una cospirazione politico-giudiziaria
per escluderlo dalla corsa alle elezioni presidenziali di
agosto.
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