"Il Natale è un buon momento per
ricordare i sentimenti di Cristo: compassione, rispetto e amore
per gli altri. Il mio augurio è che questi sentimenti siano
presenti non solo nella cena della vigilia, ma ogni giorno".
Così il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, ha
aperto il suo tradizionale discorso di Natale alla Nazione.
Evidenziando la necessità di "promuovere la riconciliazione e
la comunione tra le famiglie e i cittadini", Lula ha invitato i
brasiliani a "rinnovare la speranza per un Brasile più giusto,
senza fame, dove ogni donna e ogni uomo possa sostenere la
crescita dei propri figli con un lavoro dignitoso".
Nel discorso di circa tre minuti, il leader progressista ha
riaffermato il ruolo del governo come tutore degli interessi
della popolazione. "Ho sempre creduto che governare significhi
prendersi cura delle persone, con un occhio di riguardo a chi ne
ha più bisogno. La base di tutto ciò che facciamo è il dialogo e
il lavoro congiunto tra il governo federale e la società, i
governi statali e i municipi. È il rispetto e armonia tra i
poteri esecutivo, legislativo e giudiziario. È la difesa
intransigente della democrazia".
Riconoscendo il momento difficile per in campo economico Lula
ha affermato che "il Brasile oggi ha un'economia forte, che
continua a crescere", ma ci sono "enormi sfide da affrontare".
"Un governo efficiente, che investe dove è più importante: nella
qualità della vita della popolazione brasiliana", ha aggiunto.
Abbiamo fatto molto, e abbiamo ancora molto da fare. Stiamo
raccogliendo i frutti del nostro lavoro, ma dobbiamo continuare
a piantare. Seminare e concimare, irrigare e curare, ancora e
ancora. Nel 2025 raddoppieremo i nostri sforzi per la semina. E
che il raccolto sia sempre più generoso", ha concluso.
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