Ora anche il pubblico di lingua
spagnola può partire alla scoperta di 'L'esteta armato', saggio
su "scrittori guerrieri" europei degli anni '30 del '900
dell'intellettuale e diplomatico Maurizio Serra: originalmente
redatta negli anni '80, l'opera è stata infatti recentemente
tradotta e pubblicata in Spagna, a cura della casa editrice
'Fórcola Ediciones'.
La nuova versione del libro è stata presentata oggi a Madrid
presso l'Istituto Italiano di Cultura (Iic), in presenza di
Serra stesso e altri ospiti.
Un'occasione ideale per un confronto sui protagonisti dell'opera, ovvero intellettuali come René Crevel, Klaus ed Erika Mann, W.
H. Auden, Christopher
Isherwood, Stephen Spender, Antoine de Saint-Exupéry e Lauro de
Bosis: figli spirituali di personaggi come D'Annunzio, Kipling o
Malaparte, affascinati dal mito e dall'azione e con il gusto
dell'utopia, adoranti della giovinezza e desiderosi di una morte
gloriosa.
"Italo Svevo diceva che ogni autore ritorna sempre allo
stesso libro. E per me, sicuramente, il libro è questo", ha
detto Serra, insignito nel 2020 del titolo di 'Immortel'
dell'Académie française e che è anche stato ambasciatore
italiano all'Unesco. Questo saggio, ha ricordato, è stato
scritto "in quella che era Berlino Est, in un'Europa divisa che
oggi ha ritrovato la sua fragile e minacciata unità". Ed è
questa "Europa ideale", ha aggiunto, "la sua "ispiratrice e
dedicataria". Per il futuro, ha detto poco dopo parlando ai
giornalisti, la speranza è appunto quella di una "rinascita
europea", prospettiva rispetto a cui si sente "molto fiducioso".
Prima del suo intervento sul palco, "L'esteta armato' è stato
oggetto di un dibattito che ha coinvolto gli intellettuali Juan
Manuel Bonet, Luis de León Barga, Mercedes Monmany e Ignacio
Peyró (quest'ultimo direttore dell'Istituto Cervantes di Roma).
L'evento è stato introdotto dall'ambasciatore italiano in
Spagna, Giuseppe Buccino Grimaldi, che ha definito il libro "non
solo una lezione di storia", ma anche "un'esperienza di
scrittura e di ascolto della parola che presenta vicende
individuali e collettive, a volte poco conosciute, sotto una
luce nuova". Presenti insieme a lui la direttrice dell'Iic di
Madrid, Marialuisa Pappalardo, e il direttore di Fórcola
Ediciones, Javier Jiménez.
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