Si è aperta con Io Capitano di
Matteo Garrone la rassegna cinematografica 'Cinema in città'
organizzata dall'Istituto di cultura del Cairo in collaborazione
con la Fondazione Fare Cinema, che proporrà fino al 5 giugno una
selezione di pellicole italiane classiche e contemporanee.
Il pubblico, composto prevalentemente da giovani egiziani ma
non solo, è apparso visibilmente commosso dal capolavoro sul
tema delle migrazioni, che vede Italia ed Egitto su sponde
geografiche e punti di osservazione opposti.
Seguiranno poi una
retrospettiva dedicata a Marcello Mastroianni, di cui in Italia
a settembre si celebrerà il centenario della nascita, e film
recenti come C'è ancora domani di Paola Cortellesi, La Chimera
di Alice Rohrwacher o Il sol dell'Avvenire di Nanni Moretti.
"Il cinema italiano ha oltrepassato i confini, sfidato le
convenzioni e catturato l'immaginazione di milioni di persone -
ha detto il direttore dell'Istituto di Cultura Davide Scalmani
presentando la rassegna -.
Fin dai loro esordi, i registi
italiani non hanno avuto paura di sperimentare generi e temi
diversi. Il fattore distintivo è stata la loro libertà artistica
che ha permesso loro di esprimere la loro prospettiva unica
sulla società, sulla politica e sulla cultura" con uno sguardo
sulla vita moderna, "libero, a volte irriverente, ma sempre
originariamente espressivo, profondamente legato alle emozioni,
alle condizioni sociali e alle idee umane. I film che abbiamo
selezionato per Cinema in città riflettono quello spirito".
"Il cinema è una espressione culturale che attrae grande
pubblico e con il quale noi, come Italia, riusciamo a esprimere
cose molto interessanti e una qualità che ci rende orgogliosi",
ha detto l'ambasciatore d'Italia al Cairo Michele Quaroni,
presente all'evento, che ha sottolineato anche come questo abbia
accresciuto nel tempo l'interesse per l'apprendimento della
lingua, con un continuo aumento di studenti egiziani
dell'Istituto e la richiesta di un maggior numero di eventi.
All'inaugurazione della rassegna ha partecipato il critico e
docente Oscar Iarrussi, che ha ricordato come, nei mesi scorsi,
l'Italia abbia puntato agli Oscar proprio con Io Capitano, che
aveva già vinto il Leone d'argento a Venezia e si è poi
aggiudicato sette David di Donatello, il più importante premio
cinematografico italiano.
Inoltre, il giovane protagonista interpretato da Seydou Sarr,
insieme al coetaneo Moustapha Falla ha ricevuto a Venezia il
premio Mastroianni. Il film non ha vinto la statuetta, "ma è un
successo internazionale ed è importante che apra qui al Cairo
questi dieci giorni di Cinema Italiano", ha osservato Iarrussi,
definendo Seydou "il capitano improvvisato, generoso e
strabiliante di un'Odissea contemporanea dal Sahara al
Mediterraneo, forte di un valore simbolico che riguarda sia
clandestini esuli naufraghi di un mondo in fuga dalla miseria o
dalle guerre, sia gli spettatori sempre più indifferenti
rispetto alle tragedie del mare come la strage di Steccato di
Cutro in Calabria".
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