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Tajani a Matera, 'nel 2025 la giornata dell'italofonia'

Tajani a Matera, 'nel 2025 la giornata dell'italofonia'

Agli Istituti di cultura nel mondo: 'Lingua strumento di pace'

MATERA, 05 novembre 2024, 18:33

Redazione ANSA

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(dell'inviato Patrizio Nissirio) Da Matera, patrimonio dell'umanità per l'Unesco, capitale europea della Cultura 2019, e nel 2026 capitale mediterranea della Cultura e del Dialogo, parte uno slancio per rendere più visibile e forte la presenza dell'Italia nel mondo, con la sua cultura che punta a diventare un volano per l'economia e per l'azione diplomatica. E' questo il messaggio della prima giornata degli Stati Generali della diplomazia culturale, che hanno visto riunirsi nella città dei Sassi i direttori di quasi tutti gli 88 Istituti italiani di cultura del mondo, una rete preziosa che racconta l'Italia in tutti i suoi aspetti, più o meno noti.
    Un ruolo che è stato sottolineato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha presieduto la sessione istituzionale dei lavori. "Attraverso la cultura - ha affermato parlando ai direttori - possiamo rinforzare la nostra posizione nel mondo.
    Vorrei che voi tornaste nelle vostre città avendo linee guida per operare in modo migliore, e utilizzare la nostra cultura per far ricordare che siamo una grande potenza culturale, ma anche come strumento di diplomazia". Alla sessione sono anche intervenuti il ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, il ministro per le Riforme Istituzionali e la Semplificazione Normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati, il sottosegretario all'Istruzione e Merito, Paola Frassinetti, e il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
    "Per il prossimo anno - ha proseguito Tajani - vorrei fosse dato impulso alla presenza dell'Italia con iniziative della diplomazia culturale, ma anche con le celebrazioni dei 2500 anni di Napoli, e la giornata dell'italofonia, che riunisca tutti Paesi italofoni, non solo dove è lingua ufficiale, ma anche quelli dove l'italiano è molto parlato: Malta, Albania, Balcani, Brasile, Argentina, così che la nostra lingua sia strumento di pace, diplomazia, amicizia. Così come vogliamo fare la settimana del cinema italiano, per far conoscere nel mondo il cinema italiano per il quale non facciamo abbastanza. Vorrei cominciaste a riflettere a come poter presentare il nostro cinema, non solo quello attuale, ma anche quello dal dopoguerra a oggi. Dobbiamo lavorarci intensamente".
    Per Tajani "le nostre ambasciate, i nostri consolati devono diventare trampolini di lancio per far conoscere la nostra identità, la nostra storia, la nostra cultura variegata e la cultura è uno strumento fondamentale anche per allacciare i rapporti costruttivi con tanti popoli".
    Un altro ruolo cruciale, quello della ricaduta sull'economia, è stato rimarcato da Alessandro De Pedys, direttore generale per la Diplomazia pubblica e culturale alla Farnesina. "La diplomazia culturale ha un importante valore economico, perché noi portiamo all'estero le nostre aziende creative, che in Italia valgono oltre cento miliardi di euro. Se a questi ci aggiungiamo l'indotto, arriviamo a 240 miliardi, oltre il dieci per cento del valore del Pil italiano".
    All'evento di Matera sono intervenuti anche il regista Pupi Avati - che ha girato due cortometraggi che verranno presentati agli Istituti italiani nel mondo per i 2500 anni di Napoli - e l'attrice e cantante Serena Autieri, protagonista di una performance in serata.
   

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