Lo stato brasiliano di Amazonas
ha registrato 196 incendi nei primi 24 giorni di giugno, con un
incremento del 110% rispetto allo stesso periodo dell'anno
scorso, secondo i dati diffusi dall'Istituto nazionale per la
ricerca spaziale (Inpe).
Il programma BC Queimadas dell'Inpe ha ricordato per
l'occasione che storicamente il numero di incendi e focolai
aumenta a luglio, quando inizia la siccità nel più grande stato
dell'Amazzonia.
Di fronte all'aumento degli incendi, il governatore di
Amazonas, Wilson Lima, ha lanciato un'operazione speciale in 12
municipi, mentre per la ong MapBiomas le fiamme potrebbero
essere legate alle azioni degli agricoltori o degli allevatori
volti ad espandere i terreni dei loro raccolti o i pascoli del
bestiame.
Dal 2000, secondo questo organismo, oltre un 1 miliardo di
ettari sono stati trasformati in pascoli in Amazzonia. Solo nel
2022, aggiunge MapBiomas, l'area deforestata per l'allevamento
di bestiame nel bioma è stata di 57,5 ;;milioni di ettari.
La crescita degli incendi in Amazzonia si verifica nel
contesto della distruzione di oltre 570.000 ettari nel Pantanal
centro-occidentale, che sta affrontando i peggiori incendi della
sua storia. Commentando l'emergenza, la ministra dell'Ambiente,
Marina Silva, ha sostenuto chela maggior parte degli incendi nel
Pantanal ha origini "criminali".
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