'Ciak si gira' al congresso nazionale del Notariato: i professionisti, infatti, sperimentano nuovi linguaggi comunicativi per accendere i riflettori sul valore della legalità.
E' nato così, su iniziativa del consigliere nazionale del Notariato Giulio Biino (che è anche presidente del Circolo dei lettori di Torino ed organizzatore del Salone del libro del capoluogo piemontese), interpretato da Olivia Manescalchi e Giancarlo Judica Cordiglia con la regia di Max Judica Cordiglia, "Al solo Notaro compete…", il cortometraggio che racconta una storia speciale: nel 1993 un notaio riceve nel suo studio, a Firenze, il curioso lascito di un padre nei confronti della sua unica figlia, ossia "Vorrei lasciare a mia figlia Margherita i sogni, i desideri… la capacità del perdono…", rivelando così la vicenda di un'ingiustizia, di una famiglia distrutta, per sbaglio, da un attentato di mafia.
Si tratta, sottolinea una nota di
presentazione dell'iniziativa, della storia di Margherita Asta,
"a cui l'illegalità ha strappato la mamma e i fratelli, e alla
quale non resta che seguire il lascito paterno per superare il
rancore e tornare alla vita, un lascito che parla di perdono, di
speranza per il futuro, di legalità, grazie alla sensibile
interpretazione che il notaio riesce a dare alle volontà del
padre di Margherita". Il filmato, si precisa, "è ispirato
liberamente a 'Piccole cose di valore non quantificabile', di
Paolo Genovese e Luca Miniero, e alla strage di Pizzolungo,
l'attentato di mafia del 1993, ordito ai danni del giudice Carlo
Palermo, nel quale, per un crudele gioco del destino, persero la
vita la madre e i due fratelli gemelli di Margherita Asta, oggi
attivista dell'Associazione Libera contro le mafie, unica
superstite della famiglia insieme al padre Nunzio Asta".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA