La volontaria giurisdizione è
"l'attività che viene esercitata nell'interesse di soggetti
fragili per concludere un atto, o un affare e nelle operazioni
relative a beni ereditari", che da febbraio 2023 può essere
svolta rivolgendosi "al notaio - in alternativa al giudice -
come presidio qualificato": parte da questi presupposti la guida
che il Consiglio nazionale del Notariato (insieme a 14
associazioni dei consumatori) ha realizzato, e che viene
presentata questa mattina, nella sala stampa della Camera, dal
presidente dei professionisti Giulio Biino, insieme alla
consigliera nazionala Alessandra Mascellaro.
Le persone fragili, nel nostro Paese, si ricorda, sono numerose:
secondo i dati del ministero della Giustizia, infatti, "le
amministrazioni di sostegno sono circa 350.000, con una tendenza
in continua crescita, le persone con disabilità sono circa 13
milioni, quelle che hanno subito l'interdizione sono circa
140.000", perciò, viene sottolineato "quelle che riguardano la
volontaria giurisdizione sono esigenze che si manifestano in
momenti delicati della vita dei cittadini, e riguardano
interessi privati".
La nuova procedura, in vigore dallo scorso anno, consente,
rammentano i notai, di "alleggerire il carico di lavoro dei
tribunali".
La guida, la diciottesima realizzata dalla categoria, come ricordato da Biino, è scaricabile gratuitamente su www.notariato.it.
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