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Il Papa: 'Spacciatori e trafficanti droga sono assassini'

Il Papa: 'Spacciatori e trafficanti droga sono assassini'

Bergoglio: 'Porre fine alla produzione e al traffico di droghe'

CITTÀ DEL VATICANO, 26 giugno 2024, 18:14

di Fausto Gasparroni

ANSACheck
Papa Francesco - RIPRODUZIONE RISERVATA

Papa Francesco - RIPRODUZIONE RISERVATA

Mentre in Italia le coscienze sono interpellate nel profondo da agghiaccianti fatti di cronaca maturati nel contesto della circolazione e dell'uso di droghe tra gli adolescenti, il Papa lancia un forte appello contro la produzione e il traffico di stupefacenti, e si scaglia contro spacciatori e trafficanti, definendoli "assassini".

Francesco dedica l'intera catechesi dell'udienza generale all'odierna Giornata mondiale contro l'abuso e il traffico illecito di droga, istituita nel 1987 dall'Assemblea generale dell'Onu. "Avendo conosciuto tante storie tragiche di tossicodipendenti e delle loro famiglie, sono convinto che è moralmente doveroso porre fine alla produzione e al traffico di queste sostanze pericolose", afferma il Pontefice.

"Quanti trafficanti di morte ci sono, perché i trafficanti di droga sono trafficanti di morte, spinti dalla logica del potere e del denaro ad ogni costo! Questa piaga, che produce violenza e semina sofferenza e morte, esige dalla società nel suo complesso un atto di coraggio", aggiunge, avvertendo inoltre che "una riduzione della dipendenza dalle droghe non si ottiene liberalizzandone il consumo - questa è una fantasia -, come è stato proposto, o già attuato, in alcuni Paesi. Si liberalizza e si consuma di più".

"Non possiamo ignorare le intenzioni e le azioni malvagie degli spacciatori e dei trafficanti di droga: sono degli assassini", sentenzia quindi il Papa. Citando papa Wojtyla, Francesco osserva comunque che "ogni tossicodipendente 'porta con sé una storia personale diversa, che deve essere ascoltata, compresa, amata e, per quanto possibile, guarita e purificata.
[...] Continuano ad avere, più che mai, una dignità, in quanto persone che sono figli di Dio'. Tutti hanno una dignità".

E sui trafficanti, invece, fu Benedetto XVI ad usare "parole severe durante una visita a una comunità terapeutica: 'Dico ai trafficanti di droga che riflettano sul male che stanno facendo a una moltitudine di giovani e di adulti di tutti gli strati sociali: Dio chiederà loro conto di ciò che hanno fatto. La dignità umana non può essere calpestata in questo modo'. E la droga calpesta la dignità umana".

Per papa Francesco, poi, "un'altra via prioritaria per contrastare l'abuso e il traffico di droghe è quella della prevenzione, che si fa promuovendo maggiore giustizia, educando i giovani ai valori che costruiscono la vita personale e comunitaria, accompagnando chi è in difficoltà e dando speranza nel futuro".

"Di fronte alla tragica situazione della tossicodipendenza di milioni di persone in tutto il mondo, di fronte allo scandalo della produzione e del traffico illecito di tali droghe, 'non possiamo essere indifferenti'", ammonisce infine il Papa: "siamo chiamati anche noi ad agire, a fermarci davanti alle situazioni di fragilità e di dolore, a saper ascoltare il grido della solitudine e dell'angoscia, a chinarci per sollevare e riportare a nuova vita coloro che cadono nella schiavitù della droga".

"E preghiamo per quei criminali che danno la droga ai giovani: sono criminali, sono assassini! Preghiamo per la loro conversione", conclude il Pontefice. 

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