"Dio non si rivela a
circoli esclusivi o a pochi privilegiati, Dio offre la sua
compagnia e la sua guida a chiunque lo cerchi con cuore
sincero", "Dio cerca tutti, sempre. Dio cerca tutti, tutti". Lo
ha detto il Papa nell'omelia della messa dell'Epifania nella
basilica di San Pietro. Questo ci deve fare "meditare su questo
oggi, in un mondo dove le persone e le nazioni, pur dotate di
mezzi di comunicazione sempre più potenti, sembrano diventate
meno disponibili a comprendersi, accettarsi e incontrarsi nella
loro diversità".
Quindi - ha proseguito Papa Francesco - Dio ci chiama "a
mettere al bando qualsiasi forma di selezione, di emarginazione
e di scarto delle persone, e a promuovere, in noi e negli
ambienti in cui viviamo, una forte cultura dell'accoglienza, in
cui alle serrature della paura e del rifiuto si preferiscano gli
spazi aperti dell'incontro, dell'integrazione e della
condivisione; luoghi sicuri, dove tutti possano trovare calore e
riparo".
Dio "è un Padre la cui gioia più grande è vedere i suoi figli
che tornano a casa, uniti, da ogni parte del mondo, vederli
gettare ponti, spianare sentieri, cercare chi si è perso e
caricarsi sulle spalle chi fatica a camminare, perché nessuno
rimanga fuori e tutti partecipino alla gioia della sua casa", ha
concluso il Pontefice.
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