Comprare mezzi militari e altri strumenti per la difesa da aziende italiane, non francesi o tedesche, e chiedere all'Ue la stessa attenzione che ha per le frontiere ad Est anche per il Mediterraneo: è la linea della Lega, apprende l'ANSA, emersa da una riunione fra il leader e vicepremier Matteo Salvini, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti e altri esponenti leghisti, per fare il punto sul piano ReArm Europe e gli investimenti sulla difesa.
La riunione, che si è svolta al ministero dei Trasporti è durata circa due ore, e sarebbe stata l'occasione per analizzare la situazione complessiva, con il ministro dell'Economia che avrebbe ribadito la sua posizione, già espressa a Bruxelles, sul Piano.
È
confermato l'orientamento generale della Lega per cui ogni
investimento o piano di difesa non debba penalizzare il debito
pubblico, o che debba impattare il meno possibile, senza toccare
i fondi per la Coesione, e coinvolgendo il più possibile i
privati.
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