"Ho potuto negli anni costatare
quanto lo sport e i valori che rappresenta siano uno
straordinario strumento per aprire strade di dialogo importanti
e offrire sostegno concreto a chi ne ha bisogno". Così il
presidente della federazione italiana taekwondo, Angelo Cito, in
merito alla Giornata mondiale del rifugiato che cade il 20
giugno- "Mettere al centro le persone, concentrandosi
sull'essenziale prosegue Cito -, andare avanti insieme alla
conquista di una condizione migliore per tutti, adoperandosi in
atti concreti che siano l'espressione del desiderio di far
prevalere la pace sulla guerra, deve essere la strada maestra.
Tramite la Fondazione Umanitaria di Taekwondo, abbiamo
realizzato palestre per bambini nei campi profughi, ospitato
rifugiati dall'Iran, Afganistan e aiutato atleti ucraini e
russi, che rifiutano la cultura della guerra. In un mondo dove
troppo spesso ci si ferma alle parole, senza far seguire i
fatti, il mondo dello sport deve essere diverso. Lo sforzo di
ognuno di noi, deve essere quello di educare alla pace tramite
lo sport, un processo lungo e intenso, che richiede impegno e
costanza: bisogna essere disposti a sporcarsi le mani ogni
giorno, per rendere il mondo un luogo migliore, lavorando
duramente e concretamente! La giornata mondiale dei rifugiati
"World Refugee Day " serve a ricordare questo".
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