"Domani è una partita importante per
finire nel miglior modo possibile, vogliamo far bene contro una
squadra già retrocessa ma che, se andiamo a guardare la rosa,
non lo merita. Un bilancio? Abbiamo vinto tanto ma non possiamo
vincerle tutte, neanche il Manchester City o il Real Madrid lo
fanno. Il bilancio è molto positivo, sono felice di quanto fatto
e fiducioso per il futuro perché c'è la base per fare una buona
stagione l'anno prossimo". Così Igor Tudor, allenatore della
Lazio, parla prima della partita contro il Sassuolo che chiuderà
la stagione. Poi, a chi chiede se l'Atalanta possa essere il
modello da seguire, il croato risponde che "il calcio di
Gasperini lo conosciamo, sono tanti anni che fa bene lui insieme
alla società. Questa crescita è un modello di programmazione e
di idee dando importanza all'allenatore che è al centro del
progetto - prosegue -. Io mi sono sentito importante da tutti i
punti di vista, altrimenti non sarei venuto. La Lazio ha sempre
dato importanza all'allenatore, sto bene qua, insieme abbiamo
fatto due mesi e mezzo giusti e ora dobbiamo programmare bene.
Voglio essere importante sulle scelte, l'appoggio c'è". C'è
spazio, poi, anche per un pensiero su Felipe Anderson,
all'ultima con la maglia della Lazio, un giocatore che "tutti
vorrebbero avere nello spogliatoio" mentre su Kamada lo stesso
Tudor sottolinea che "la sua volontà di rimanere c'è, si vedrà
con la società". Infine una battuta su Sven-Goran Eriksson,
tecnico del primo scudetto che sarà all'Olimpico: "Sarà un
momento speciale, sarà un piacere vedersi e sarà emozionante",
conclude.
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