/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Supercoppa e sigaro, Sergio Conceiçao conquista il Milan

Supercoppa e sigaro, Sergio Conceiçao conquista il Milan

Trionfo in otto giorni, tra febbre e lacrime il nuovo tecnico rilancia i rossoneri

MILANO, 07 gennaio 2025, 17:05

Redazione ANSA

ANSACheck
Sergio Conceiçao © ANSA/EPA

Sergio Conceiçao © ANSA/EPA

Il re del Milan in otto giorni: Sergio Conceiçao ha conquistato tutti facendo l'unica cosa che conta, vincere.

 

È arrivato in rossonero alla vigilia della partenza di Riad, dopo un esonero gestito malissimo dal club, travolto dalla febbre alta come gran parte della spedizione milanista, dovendo affrontare due match delicatissimi e con giocatori non al meglio della condizione. Ma, proprio in un derby, la partita più sentita della stagione, Conceiçao si è preso la storia del Milan. Nessuno prima di lui è riuscito a conquistare un trofeo in così poco tempo. Montella guidò i rossoneri per diciotto partite, prima di alzare a sua volta la Supercoppa nel 2016. Ed è un record che difficilmente verrà superato. Sono stati otto giorni intensi per il tecnico portoghese. Le lacrime liberatorie, di gioia ma anche di tensione, al termine della finale sono la prova di quanto fosse necessario per lui, come per il Milan, trovare il riscatto, aprire un nuovo capitolo. "La dedico ai miei genitori che non ci sono più, a mia moglie e ai miei figli che hanno sofferto in questi mesi; sono stati sei mesi brutti dopo tanti anni al Porto. Mi lascia molto soddisfatto questa Supercoppa", rivela dopo la partita. Un addio amaro con il suo Porto, uno strappo inaspettato che sarà difficile ricucire. Si è preso tempo per sè e per aspettare la chiamata giusta e cioè quella di un 'campione ferito', un Milan in difficoltà. Rialzarsi insieme e vincere subito. Conceiçao ha conquistato il suo tredicesimo titolo da allenatore e lo ha celebrato con la sua iconica 'cigar dance'. Un balletto gagliardo, mentre fuma un sigaro negli spogliatoi davanti ai giocatori in festa. Era stata l'immagine dei suoi trionfi al Porto ora lo è anche con il Milan.

 

In pochi credevano nell'impresa ma il carisma del sergente Conceiçao, la sua attenzione ai dettagli e la voglia di vincere, hanno smosso lo spirito del Milan che era assopito da tempo. Nel discorso di Ibra alla squadra, è stato rivelato che l'allenatore portoghese ha distrutto con una manata preso dalla troppa foga alla fine del primo tempo. Questa grinta e questa fame sono state trasmesse alla squadra che è riuscita sia in finale che in semifinale a ribaltare lo svantaggio. Leao lo ha già osannato, ammettendo un cambiamento fondamentale nel Milan. Poi la gioia è stata grande, così grande che per la foga nell'esultare Emerson Royal gli ha rifilato un pestone alla caviglia. "Mi ha fatto un'entrata da rosso - racconta con un sorriso - mi ha fatto veramente male".  Ora però arriva il difficile. C'è da rilanciare il Milan anche in campionato. I big match non hanno mai impensierito i rossoneri quest'anno ma la classifica è deludente. Serve la voglia e la fame di Riad in ogni match e sarà un'altra impresa da raggiungere per l'eroe rossonero.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza