"Che il Signore
consoli i nostri cuori e rafforzi la speranza che, mentre
raccoglie tutte le lacrime sparse e ne chiederà conto, Egli
rimane accanto a noi anche quando gli sforzi umani sembrano
infruttuosi e le azioni non sufficienti". E' un passaggio della
lettera di Papa Francesco al Nunzio a Kiev, mons. Visvaldas
Kulbokas, in occasione dei mille giorni di guerra in Ucraina. E'
la parola "PACE", scrive il Papa usando le maiuscole, "purtroppo
dimenticata dal mondo d'oggi, che vorremmo sentire risuonare
nelle famiglie, nelle case e nelle piazze della cara Ucraina" ma
"purtroppo, almeno per ora, non è così". Papa Francesco prega
affinché il Signore "converta i cuori e li renda capaci di
avviare percorsi di dialogo, di riconciliazione e di concordia".
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