Si conferma debole Piazza Affari in
attesa dell'avvio degli scambi Usa. L'indice Ftse Mib cede lo
0,3% a 33.130 punti, con il differenziale tra Btp e Bund
tedeschi in ulteriore rialzo a 125,5 punti. Cala di 1,7 punti al
3,56% il rendimento annuo italiano, mentre quello tedesco scende
di 3,6 punti al 2,31%.
Sotto pressione Nexi (-3,72%) e Moncler (-2,54%), insieme al
resto del comparto del lusso europeo, che sconta il
rallentamento dei consumi in Cina. Più cauta Cucinelli (-0,4%)
mentre scivola Tim (-2,35%), oggetto di prese di beneficio dopo
il balzo della vigilia. In calo anche Popolare Sondrio (-1,56%),
preceduta da Stellantis (-0,97%), Campari (-0,92%), Intesa
(-0,76%) ed Erg (-0,66%).
Effetto conti su Mfe A (+4,34%) e B (+3,12%), dopo i primi 9
mesi del gruppo del Biscione. Seguono Leonardo (+1,55%), insieme
al resto del comparto della difesa e aero-spaziale in Europa, e
Saipem (+1,55%), sulla scia delle recenti nuove commesse. Bene
anche Unipol (+1,22%), A2a (+0,97%), Hera (+0,83%) e Italgas
(+0,72%). Più cauta Eni (+0,57%) con il rialzo del greggio (Wti
+2,05%) a 70,17 dollari al barile), di nuovo sopra i 70 dollari,
toccati per l'ultima volta lo scorso 8 novembre.
Tra i titoli a minor capitalizzazione sprint di Risanamento
(+5,56%). Sotto pressione invece Bioera (-13,16%), dopo la
richiesta dei pubblici ministeri di liquidazione giudiziale e
gli ulteriori 60 giorni di tempo chiesti dai legali al Tribunale
per attuare alcune misure del piano di risanamento.
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