"Morricone dirige Morricone" è il
titolo del tradizionale concerto di Natale svoltosi nell'aula
della Camera, alla presenza del presidente Lorenzo Fontana. Il
maestro Andrea Morricone ha infatti diretto le musiche del padre
Ennio, da "Gli intoccabili" a "The mission", passando per alcuni
canti tradizionali di natale, come "Adeste fideles". A
interpretare le musiche sono stati l'orchestra Roma Sinfonietta,
e il Coro Claudio Casini dell'Università di Roma Tor Vergata
diretto dal Maestro Stefano Cucci.
"È un vero piacere accogliervi nell'Aula della Camera per
rinnovare insieme una tradizione profondamente cara a tutti
noi", ha detto Fontana accogliendo i musicisti e il pubblico
ospitato negli scranni dei deputati.
"In questo luogo solenne - ha sottolineato il presidente
della Camera -, avremo il privilegio di ascoltare alcune delle
opere di Ennio Morricone che con la sua musica ha reso grande
l'Italia nel mondo. E la musica, in modo particolare durante il
periodo natalizio, crea con le sue tipiche melodie un'atmosfera
di armonia e di calore. Lo spirito natalizio è anche sinonimo di
memoria, radici e identità. Il senso di appartenenza alle nostre
comunità che infonde il Natale ci fa sentire parte di un'unica
famiglia. È nei momenti difficili che la comunità ci dà la forza
e il coraggio per andare avanti e per costruire un futuro
migliore".
"Ecco perché - ha proseguito - il nostro pensiero va alle
persone meno fortunate. A chi vive nelle zone martoriate dalle
guerre. Soprattutto ai bambini costretti a convivere con la
paura, la fame e la devastazione".
"In questi giorni, il ricordo e la nostra vicinanza - ha
detto ancora - vanno al popolo tedesco, per i gravi fatti
avvenuti a Magdeburgo e che ci lasciano sconvolti. Queste
considerazioni devono spingerci ad agire in concreto per
realizzare un mondo dove il dialogo e la solidarietà prevalgano
sulla guerra e sull'indifferenza. Un mondo dove non dobbiamo più
assistere impotenti alla sofferenza e alla solitudine delle
persone anziane, dei disabili e dei malati. Dove chi esce di
casa per andare a lavorare faccia sempre ritorno dai propri
cari".
"San Giovanni Paolo II, nel messaggio Urbi et Orbi per il
Santo Natale del 2003 - ha ricordato Fontana - ci ricorda che i
cammini della pace, sebbene difficili sono "possibili e perciò
doverosi". Il mio auspicio è che il 2025 sia ricordato dalla
Storia come l'anno in cui la pace ha trovato casa nei cuori e
nelle vite di tutti noi. Ed è con questi sentimenti che auguro a
voi, alle vostre famiglie e a tutti gli italiani un Natale di
serenità, gioia e rinnovata speranza".
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