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In evidenza
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La Juve frena ancora e trova il
terzo pari di fila, l'ottavo stagionale nel campionato. La rete
di Cambiaso (decisiva la deviazione di Gaspar) al 23' st aveva
incanalato la gara sui binari bianconeri, ma la zampata di Rebic
in pieno recupero costringe i bianconeri all'ennesimo pari.
Nonostante le nove assenze forzate e i due legni colpiti nel
primo tempo, gli uomini di Thiago Motta non hanno trovato modo e
forza di chiudere la gara, complice un Lecce che non si è mai
arreso e che, una volta passato in svantaggio, ha messo alle
corde i bianconeri e nel recupero raggiunge il pari. La Juve
sale a quota 26 punti, e dovrà rimboccarsi le maniche per
restare agganciata ai piazzamenti Champions. Il Lecce con 13
punti resta appena sopra la zona retrocessione, con la cura
Giampaolo che sembra funzionare. In casa Lecce, il tecnico
Giampaolo sogna di replicare l'impresa di Venezia, e schiera lo
stesso undici di partenza proposto al Penzo: unica novità
l'impiego dello spagnolo Tete Morente nel reparto avanzato,
preferito a Pierotti. Sul fronte opposto prosegue la piena
emergenza in casa Juve, con il tecnico Thiago Motta che si
affida per 9/11 alla squadra imbattuta contro l'Aston Villa:
unici cambi quelli del portiere con Perin preferito a Di
Gregorio e nel reparto arretrato Danilo che rileva
l'indisponibile Savona. Parte subito forte la Juve, che già
dalle prime battute si stabilisce nella metà campo dei padroni
di casa, e già al 5' spreca la prima occasione da rete. Yildiz
crossa dalla sinistra, Falcone non è impeccabile nell'uscita e
Thuram da pochi passi non si coordina bene, colpendo il palo a
porta vuota: la sfera poi termina fuori. La gara sembra seguire
un copione ben definiti, con gli ospiti stabilmente nella
trequarti del Lecce, che fatica a mettere pressione offensiva ai
bianconeri. E su uno svarione giallorosso, con Dorgu che sbaglia
un passaggio orizzontale, Conceicao si lancia in contropiede. Il
portoghese avanza, si accentra e calcia di sinistro da fuori: la
sfera di stampa sul palo alla destra di Falcone (16'): e per i
bianconeri si tratta del secondo legno di serata. Il gol arriva
al 24' con Weah, abile a sfruttare una corta respinta di
Falcone, ma c'era un fuorigioco precedente di Locatelli ad
inizio azione: il var conferma quanto deciso in campo. Il
dominio della Juve sulla gara è sempre più insistente, ma il
Lecce con il passare dei minuti prende coraggio ed ora palleggia
con più facilità e qualità, non rinunciando a mettere pressione
ai bianconeri, senza però creare particolari problemi in area
avversaria. Un minuto di recupero e si va al riposo a reti
bianche. Via alla ripresa e la Juve rientra con convinzione e
prova subito a schiacciare il Lecce nella sua area. Ma il primo
acuto è di marca giallorossa. Corre il 49' e Rafia, saltando
Gatti, prova a lanciarsi in area bianconera. Locatelli lo
rimonta e sventa in angolo, dal corner Krstovic colpisce di
testa, ma Perin blocca a terra. Il Lecce trova coraggio e la sua
azione diventa più insistente. In rapida successione le
occasioni prima di Tete Morente (10'), la cui conclusione è
bloccata da Perm, e poi la sassata di Krstovic (11'), ma Perin è
ancora attento. Il Lecce gioca, ed il Via del Mare gradisce.
Arrivano le prime mosse dalle panchine con Thiago Motta che
inserisce Fagioli per Thuram e Rouhi per Gatti (18'). Danilo si
sosta al centro della difesa, Cambiaso va a destra e Rouhi si
posiziona sulla fascia opposta. Il Lecce è ancora pericoloso
(22'), Kalulu va a vuoto su un lancio lungo e Krstovic si invola
da solo verso Perin. Danilo è costretto a placcarlo, giallo
inevitabile: si chiede l'espulsione, ma l'attaccante
montenegrino era distante dalla porta. La Juve soffre, ma trova
la zampata decisiva per passare al 23'. Cambiaso scambia con
Koopmeiners e si accentra. Il tiro non sembra molto pericoloso,
ma Gaspar lo tocca in scivolata e manda in controtempo Falcone
per il vantaggio bianconero. Lecce sotto e Giampaolo aumenta il
peso offensivo della squadra e manda in campo Kaba e Rebic per
Ramadani e Morente; sul fronte opposto Yildiz lascia il campo a
Mbangula (75'). Dentro anche Oudin (81') al posto di Rafia, per
un Lecce a totale trazione anteriore. Al minuto 84 esordio per
il giovane Diego Pugno, attaccante classe 2006, che rileva
Conceicao; sulla sponda opposta dentro Pierotti per Gallo, che
accusa un problema fisico. Il Lecce spinge, la difesa della Juve
annaspa e calcia lontano. Iniziano i quattro minuti di recupero
assegnati e il finale è tutto da scrivere. Il cronometro segna
il 93', Dorgu ruba palla a Cambiaso e lancia Krstovic sulla
sinistra. L'attaccante accelera e crossa basso per il Rebic,
appostato nell'area piccola croato, e pronto al più comodo dei
tap-in. Il Lecce agguanta il pari e il Via del Mare esplode di
gioia.
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