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In evidenza
In evidenza
na settimana perfetta, quella della
Lazio, che batte anche l'Ajax per 3-1 per effetto delle reti di
Tchaouna, Dele-Bashiru e Pedro trovando la terza vittoria in tre
competizioni diverse - dopo il doppio successo contro il Napoli
tra Coppa Italia e campionato -, mantiene la testa dell'Europa
League conservando l'imbattibilità e vede gli ottavi di finale
di Europa League, ormai praticamente una formalità. Turnover di
Baroni, che lascia a riposo Zaccagni, Guendouzi, Tavares,
Provedel e Gila ma non rinuncia a Castellanos - squalificato per
la prossima contro l'Inter in campionato - e Dia che completa il
tridente dietro l'argentino con Tchaouna e Pedro. Di contro
Farioli schiera quella che è la formazione migliore con
Henderson a garantire grinta e muscoli, oltre che leadership in
mediana, e Brobbey a cercare di offendere in avanti. Prima del
fischio d'inizio lo sguardo va verso l'unico spicchio vuoto
dello stadio, quello che sarebbe stato riservato ai tifosi
biancocelesti ai quali, però, la sindaca di Amsterdam ha vietato
la trasferta; ecco, quindi, che l'Ajax dimostra la propria
solidarietà ai supporter laziali non solo non vendendo quei
biglietti ai propri tifosi, ma esponendo proprio in quello
spazio rimasto vuoto lo striscione "Football without fans is
nothing", ovvero "Il calcio senza tifosi è niente". Lo
spettacolo dagli spalti si sposta al rettangolo verde con Traorè
che cerca subito il sinistro a giro, ma senza trovare lo
specchio. Il mancino giusto, però, porta la casacca biancocelete
ed è quello di Tchaouna che, servito da Pedro in profondità, si
presenta davanti a Pasveer, freddandolo. Il vantaggio laziale
accende l'Ajax, la squadra di Farioli va vicino al gol con
Brobbey, entrambe le volte di testa, senza però trovare la
porta. E così, all'intervallo, la Lazio è avanti. Nella ripresa
Baroni decide di cambiare, fuori Dia e Lazzari per Zaccagni e
Marusic. Ma bastano due giri di orologio per vedere mutare di
nuovo il risultato. Punizione pericolosa da destra, una spizzata
di testa trova la deviazione sulla linea di Pellegrini. Sul
pallone vagante in area arriva di corsa Traorè, che calcia di
sinistro di prima intenzione e manda il pallone sotto la
traversa per il pari. I biancocelesti, come fosse successo
nulla, riprendono a giocare. E in effetti, bastano 5 minuti per
riportare la situazione a quella originale, ossia con la Lazio
avanti; il merito è di Dele-Bashiru che sfodera un gran destro
parato da Pasveer quando ha già superato la linea. L'orologio
dell'arbitro fa il proprio dovere vibrando, e la squadra di
Baroni riassapora il dolce gusto dell'essere avanti alla Johan
Cruijff Arena. L'occasione per il tris capita a Tchaouna prima e
a Castellanos poi, in entrambi i casi però il portiere
avversario si supera, dall'altro lato è Rensch a testare i
riflessi di Mandas, che dimostra di esserci. Ma a far scorrere i
titoli di coda sul match pensa Pedro, che si vede restituire
l'assist da Tchaouna al limite, prende la mira e infila il
sinistro sotto il sette per il tris biancoceleste che lancia in
orbita la Lazio - spaventata solo nel finale da una traversa di
Traorè - e le permette di andare, seppur solo con la mente, agli
ottavi di finale di un'Europa League che sta diventando, partita
dopo partita, sempre più un obiettivo concreto e non solo un
sogno.
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