Il più grave è un sedicenne trasportato con l'elisoccorso in codice rosso all'ospedale di Cisanello a Pisa per un politrauma. Codice rosso anche per un suo coetaneo ma "per la dinamica" dell'incidente spiega il 118 intervenuto con varie ambulanze e l'elicottero. A seguire tre codici gialli, gli altri quindici tutti verdi, cioè non gravi. E' il bilancio dell'incidente a un bus della linea extraurbana 1 di Autolinee toscane, uscito fuori strada precipitando in una scarpata in Lunigiana, lungo la provinciale 37 che da Pontremoli sale a Zeri, in provincia di Massa Carrara, zona di montagna. A bordo erano in 20 compreso l'autista, 52 anni di cui 27 di esperienza alla guida di bus, tra i feriti non gravi. Gli altri, tranne una signora, studenti delle superiori di Pontremoli, che stavano tornando a casa.
Tutto è accaduto intorno alle 13.30, all'altezza di un tornante, in località Tecchia Rossa, comune di Zeri, in un tratto di strada circondato dal bosco che ha sicuramente contribuito a limitare le conseguenze. Una raggio di sole potrebbe aver accecato l'autista, è questa un'indiscrezione su quanto avrebbe riferito lo stesso conducente. Cause da accertare dicono dai carabinieri che indagano con la polstrada. Fatto è che il pullman è uscito fuoristrada, piegando il guardrail e proseguendo la sua corsa nella scarpata all'incirca per oltre 100 metri, riferiscono dal Sast intervenuto insieme ai vigili del fuoco che hanno dirottato in zona anche due elicotteri. Sempre secondo la ricostruzione del Soccorso alpino, in base anche a testimonianze, il bus avrebbe subito ruotato su se stesso, per un albero che ha fatto da perno, scendendo così con la parte posteriore in avanti: una discesa all'indietro che è stata frenata dagli alberi del fitto bosco e poi arrestata dalle radici delle piante che si sono incastrate sotto il semiasse, dinamica che ha sicuramente evitato conseguenze peggiori. Sempre il Sast spiega che a parte i feriti più gravi, tutti gli altri ragazzi sono risaliti da soli lungo la scarpata.
Tra i primi ad arrivare il sindaco di Zeri, Cristian Petacchi, insieme al figlio più grande. A bordo di quel pullman che ogni giorno da scuola riporta a casa gli studenti da Pontremoli c'era anche la figlia del primo cittadino, Giulia, 17 anni, finita in ospedale per alcuni tagli. "Mi ha chiamato lei - spiega -. Io ero a casa a mangiare. Con mio figlio più grande ci siamo precipitati e abbiamo allertato i soccorsi. Quando siamo arrivati c'erano ragazzi che stavano risalendo da soli, gli ho detto di fermarsi e sedersi. Io sono corso dal ragazzo rimasto ferito nel modo più grave, era fuori dal bus, urlava". Il sindaco li conosce praticamente tutti quei ragazzi, Zeri è un piccolo comune. Petacchi loda poi i soccorsi arrivati tempestivamente nonostante "noi qui si sia un po' lontani da tutto" e un grazie lo rivolge ai volontari del suo comune, accorsi "come sempre per dare una mano". "Mia figlia mi ha chiamato, sta bene nonostante tutto" aggiunge mentre, a distanza di ore, è ancora sul luogo dell'incidente che al suo arrivo si era presentato come "uno scenario drammatico". "In queste ore di apprensione per le condizioni dei feriti l'azienda rivolge innanzitutto il suo pensiero alle persone che sono oggetto di cura negli ospedali vicini, alle loro famiglie. E un pensiero anche al nostro autista, rimasto ferito, a cui è andato il sostegno dei nostri dipendenti e dell'azienda", afferma At, spiegando poi che come da prassi interna a seguito di "'fatto rilevante' ovvero sinistro grave, avvierà un audit interno per comprendere l'esatta dinamica" e "le possibili cause". Quanto al bus, At spiega che è stato immatricolato nel settembre 2015, ha percorso fino ad oggi poco più di 330mila chilometri, l'ultima revisione il 3 ottobre 2022.
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