Un monumentale blocco di cera rossa si muove lentamente tra due sale di Palazzo Strozzi, plasmandosi nel rapporto con l'architettura che attraversa; nella sala accanto una colonna in pigmento rosso sembra oltrepassare i limiti del pavimento e del soffitto.
Poi c'è un insieme di forme gialle e rosse che emergono dal pavimento; una grande scultura in acciaio e resina che evoca un incavo uterino contorto, accanto ad opere di silicone con forme fluide come fossero masse viscerali e una stanza di figure specchianti.
È la
nuova mostra di Palazzo Strozzi che propone una serie di opere
di Anish Kapoor, uno dei più influenti artisti del nostro tempo,
poste in dialogo con gli spazi del palazzo rinascimentale.
Per il cortile di Palazzo Strozzi, Kapoor ha pensato un'opera
immersiva: un grande padiglione che si pone allo stesso tempo
come punto di partenza e di approdo nel dialogo tra l'arte di
Kapoor e il palazzo. La rassegna, curata da Arturo Galansino,
direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi, sarà
visibile tra le sale del piano Nobile e il cortile
rinascimentale, fino al 4 febbraio 2024.
"Anish Kapoor ha lavorato a Palazzo Strozzi realizzando un
progetto espositivo totalmente nuovo - commenta Galansino -. Il
risultato è totalmente originale, quasi una sorta di
contrapposizione dialettica, dove simmetria, armonia e rigore
sono messi in discussione e i confini tra materiale e
immateriale si dissolvono".
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