Una rassegna di opere realizzate in
oltre mezzo secolo, sculture che raffigurano prevalentemente la
figura umana, resa nei suoi atteggiamenti quotidiani e
spontanei: modellate in terracotta, in stucco o in legno e poi
colorate attraverso l'uso di effetti cromatici realizzati con
l'impiego di terre naturali lavorate direttamente nello studio
pistoiese dell'artista, le opere percorrono gli itinerari della
grande arte scultorea del novecento italiano. È la mostra
Giuseppe Gavazzi. Una perfetta coincidenza, promossa dalla
Fondazione antico ospedale Santa Maria della Scala e dal Comune
di Siena, in programma dal 24 novembre al 25 febbraio 2024 nei
magazzini della Corticella del museo Santa Maria della Scala.
L'esposizione si propone come "un'esperienza che suggerisce
intrecci ricorrenti e incontra frequenti consonanze, fino a
sublimarsi in quella che appare una 'perfetta coincidenza' di
intenti, di pratiche, di risultati", spiega una nota. Maestro
d'arte e di restauro, Gavazzi è conosciuto e apprezzato in tutto
il mondo non soltanto per le sue sculture, ma anche per aver
ridato nuova vita ai capolavori realizzati da alcuni dei
principali interpreti dell'arte medievale e rinascimentale come
Duccio di Buoninsegna, Giotto, Simone Martini, Ambrogio e Pietro
Lorenzetti, Paolo Uccello, Piero della Francesca, Pinturicchio e
molti, molti altri ancora.
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